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Sant'Alfio e la guerra dei distretti

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Ed è guerra di distretti. L’ha ingaggiata Salvatore Russo, sindaco del bel paesino etneo di Sant’Alfio, che vuole che il Comune da lui governato si stacchi dal distretto turistico Taormina-Etna, del quale fino ad ora ha fatto parte, per aderire al neo distretto Mare dell’Etna. Perchè? Si chiedono gli imprenditori della zona che hanno costituito un comitato cittadino per difendere la loro appartenenza e non vogliono lasciare il vecchio distretto, nato nel lontano 2005, con  sessanta comuni tra le province di Messina e Catania.
“Da circa un decennio il territorio del paese di Sant’Alfio vanta un flusso turistico che è diventato una parte significativa dell’economia; – dicono – sono sorte strutture ricettive e di servizi, agriturismo, ristoranti, bar, case vacanza… Una parte importante di questi flussi proviene dal grande polo turistico che è l’area di Taormina col suo distretto, il Taormina-Etna appunto, che può vantare una capillare attività promozionale, portali Internet, depliants e quant’altro possa fare da volano per il turismo e l’economia tutta della zona.”
Adesso il Comune di Sant’Alfio, con una delibera dell’11 giugno 2010, ha aderito al neo-distretto territoriale denominato ” Il mare dell’Etna” che ruota intorno all’area dell’Acese e coinvolgerebbe 22 comuni. “L’abbandono di un riferimento certo per uno incerto e non altrettanto noto e organizzato – dicono gli imprenditori che hanno dato vita al comitato – recherebbe un danno enorme all’economia di Sant’Alfio”. Una protesta che il primo cittadino del centro etneo, non ha potuto ignorare , tanto da essere costretto a fissare per il 16 luglio un pubblico dibattito. In quella sede imprenditori e cittadini di Sant’Alfio ribadiranno di certo il vecchio adagio: “Chi lascia la vecchia per la nuova….” . Distretto turistico Taormina-Ena: elenco di comuni che ne fanno parte

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