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Ancora nebbia sul porto

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porto_catania2Continua il dibattito sul porto. Il Comitato Cittadino Porto del Sole risponde ad un intervento dell’on.  Nello Musumeci (Consigliere Comunale e già Presidente della Provincia Regionale di Catania) pubblicato sul quotidiano La Sicilia.
“Ricordo, quasi fosse ieri, quando entrambi da catanesi innamorati di Catania io e la S.V. criticavamo l’abusivismo degli ambulanti nelle strade che frenava la circolazione veicolare e danneggiava tutti noi con la conseguente riduzione giornaliera delle nostre ore di produttività. Anche allora ci si chiedeva quali fossero gli “oscuri ritardi” a riparare quel danno collettivo ed oggi la S.V. si chiede sulle pagine de La Sicilia, le analoghe oscurità sulla mancata approvazione del Piano Regolatore del Porto
Non è cambiato nulla a Catania, purtroppo, se non in peggio come nel caso nostro porto cittadino non a torto definito in un dossier esaminato dalla Commissione Parlamentare Antimafia “Porto delle Nebbie”.
Più “oscuri” di così non si può per dirla insieme con la S.V. per il solo fatto che pochissimi individui vorrebbero inspiegabilmente allungare il nostro porto, non a nord su opportuni fondali come logico e già felicemente sperimentato, ma a sud sul basso arenile della spiaggia con una enorme colata di cemento dove migliaia di Containers e TIR farebbero affogare nello smog e nel traffico una Catania separata definitivamente dalla sua spiaggia e dal suo mare.
Come nel caso dei predetti ambulanti, e di tanti altri soggetti purtroppo, anche nel caso del nostro porto l’interesse dei pochi che se ne infischiano altamente del danno irreparabile allo sviluppo collettivo realmente sostenibile, pretende sopraffare l’interesse legittimo di tutta la cittadinanza presente e futura.
Vorremmo quindi aiutarla a diradare questa ed altre “nebbie” nel nostro porto cittadino e cade proprio a fagiolo la Sua “richiesta di conoscere le ragioni confessabili o inconfessabili” pubblicata oggi su La Sicilia circa la mancata approvazione del Consiglio Comunale sul PRP.
E’ infatti nota la intestazione del frontespizio degli elaborati di detto PRP in cui si legge a chiare lettere il formale ringraziamento al vecchio Presidente della Autorità Portuale per avere ispirato e suggerito l’intero PRP dall’alto della sua preziosa esperienza di spedizioniere portuale. Disgrazia volle però che un Magistrato della Procura della Repubblica di Catania, nel corso del procedimento n.3340/99 N.R., rilevava incidentalmente, censurandolo con fermezza, l’insanabile conflitto di interesse di detto Presidente che risultava, in quanto spedizioniere nel porto da lui amministrato, controllore – controllato di se stesso. Questo è uno dei tanti aspetti del PRP rimasti insoluti e non certo per colpa del Consiglio Comunale di cui peraltro la S.V. è membro autorevole e può comodamente accedere agli atti della competente IV° Commissione Consiliare che respinse con voto unanime detto PRP, al fine di conoscere e fare “confessare” a ciascuna alle parti contrapposte le ragioni di una tale solenne bocciatura.
Tuttavia resta ancora oggi sconosciuta, o “inconfessata” se Ella preferisce, la ragione per la quale il secondo ed attuale Presidente della Autorità Portuale succedutosi al primo Presidente-Spedizioniere, abbia recentemente dichiarato allo stesso quotidiano La Sicilia di “non avere cambiato una virgola” da quanto predisposto dal suo predecessore. Spero che questo secondo amministratore del nostro porto un giorno si decida a “confessare” come la S.V. si augura, le ragioni di una devastazione dell’arenile della Plaia e del futuro di Catania senza avere mai tentato di convincere gli (o lo) spedizionieri a movimentare le previste migliaia di TIR e Containers nella vicina Augusta. Un porto indiscutibilmente baricentrico ai trasporti di tutta la parte orientale della nostra martoriata Sicilia, un porto che offre convenienza economica e logistica e per qualsiasi operatore del settore ma non certo a coloro o colui che detiene un regime quasi monopolistico dei trasporti su Catania a cui non intende certo rinunciare .
Se la S.V. intende conoscere in dettaglio e documentarsi sui veri motivi degli “oscuri ritardi sul PRP” non posso che accoglierLa nelle precedenti file di tanta parte della società civile, di numerosi Parlamentari di Destra e di Sinistra le cui Interrogazioni sono rimaste senza alcuna risposta, in modo che anche Ella possa chiedere con la Sua nota ed apprezzata fermezza all’ente gestore del nostro porto, perché non abbia mai ripresentato dal 2004 ad oggi un PRP debitamente emendato secondo i rilievi critici eseguiti dalla competente Commissione Consiliare.
In particolare che la S.V. possa chiedere allo stesso ente come abbia potuto ignorare il rilievo in sede istruttoria dell’ Ufficio Geologico Comunale , del Genio Civile e della Sovrintendenza ai BB.CC.AA. circa il disastro annunciato di un porto turistico privato che si vorrebbe insediare sulla foce del Torrente Acquicella, dalla ben nota precarietà idrogeologica, nonostante il preciso divieto della Legge “Galasso”.
Chiedere inoltre i motivi della sprezzante difformità con gli usi portuali consentiti predisposta con una abnorme volumetria di alti fabbricati multipiano che si vorrebbero innalzare sulle banchine demaniali scambiati per aree edificabili.
Chiedere infine il vero rapporto costi-benefici di una darsena per le enormi navi portacontainers e TIR sui bassi fondali della spiaggia destinata ad essere ben presto inservibile per i sicuri ed irrimediabili insabbiamenti. Gli stessi naturali e millenari processi cioè che, se correttamente utilizzati per balneazione e turismo, sono una preziosa risorsa da proteggere a beneficio di tutti.
Stimato onorevole Musumeci, come Le ho prima detto e potrà facilmente verificare con i documenti degli uffici comunali, non è certo il Consiglio Comunale a volersi sottrarre al confronto e neppure la cittadinanza. Tantomeno la mia persona e tutti i giovani sportivi ingiustamente privati dal loro mare. Solo chi ha qualcosa da nascondere come fin qui ha nascosto ed ha taciuto ne ha l’”inconfessabile” interesse.”
Per il Comitato Cittadino Porto del Sole, il portavoce Marcello Di Luise

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