Tutti i guai della giunta Stancanelli

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Tratto da: The Lo Re report, 10/11/2008; Carlo Lo Re, Canone di depurazione, vicenda BdS, resa sul Consuntivo 2007, i 140 milioni del Cipe ancora in viaggio, rimpasto in giunta: i laterizi infiniti sulla testa di Raffaele Stancanelli

Un bilancio consuntivo 2007 che nessuno vuole riconoscere; illegittimo il canone di depurazione delle acque; «gravi anomalie» nella gestione del servizio di tesoreria del Comune di Catania tra il 1997 e il 2001; dubbi sulla spendibilità dei famosi 140 milioni di euro di finanziamento del decreto ‘Salva Catania’, comunque insufficienti a coprire il disavanzo: riuscirà la giunta Stancanelli a tenere in piedi la baracca?

 

Da mesi piovono tegole da tutte le parti per il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli.

La Corte Costituzionale ha dichiarato del tutto illegittimo per il cittadino italiano il pagamento della quota di tariffa (automaticamente inserita nella bolletta dell’acqua) riferita al servizio di depurazione «nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi». Si tratta di una vera e propria bomba ad orologeria depositata sotto i bilanci degli enti locali siciliani rispetto a cui sarebbe almeno saggio tentare di quantificarel’ammontare esatto delle possibili richieste di rimborso.

Riguardo alla vicenda del Consuntivo 2007 Stancanelli ha alzato bandiera bianca e ha preferito affidarsi ad un commissario ad acta.

Un dettagliato rapporto della GdF ha messo in luce presunte irregolarità nella gestione del servizio di tesoreria del Comune di Catania tra il 1997 e il 2001, tradizionalmente affidato in convenzione al Banco di Sicilia. Secondo le indagini i funzionari comunali addetti, prima della scadenza naturale dell’incarico al BdS avrebbero omesso di indire una nuova gara di affidamento del servizio di tesoreria che il Banco avrebbe quindi continuato a svolgere tramite una semplice proroga ed alle precedenti condizioni: si parla di un danno erariale da oltre un milione di euro.

Inoltre, gli investigatori evidenziano come, dal 2003 in avanti, si sarebbe anche registrato un aumento dei tassi debitori sulle anticipazioni, con il risultato di maggiori oneri finanziari a gravare sulle povere casse del Comune (il danno erariale stimato dalla GdF non è poco, trattandosi, come dicevo, di più di un milione di euro).

Quanto ai famosi 140 milioni di euro di finanziamento Cipe, non è ancora chiaro se e a quali finalità saranno destinati, mentre è prossima la scadenza del decreto. Non basteranno di sicuro a coprire tutti i debiti e sarà necessario reperire altre risorse.

 
 

 

 

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