Cate ha due bambini piccoli, uno ancora in braccio. Si rivolge al Centro Astalli perché non sa dove passare la notte. Neanche Carmelo, 69 anni, ha un letto in cui dormire. Ha bussato alla porta di Lhive, a cui si è rivolta
Sono più di 100 a catania, gli uomini e le donne senza tetto e/o senza fissa dimora. Una situazione resa più drammatica dal freddo dell’inverno che quest’anno non ha risparmiato anche piogge abbondanti. Di questa condizione si sono fatte interpreti diverse associazioni,
Pubblichiamo volentieri le considerazioni di Giusi Milazzo (SUNIA) e Luciano Nigro (LHIVE) che, insieme con gli esponenti di tante altre Associazioni catanesi, hanno inviato già nel mese di gennaio una prima lettera alle autorità competenti e, di recente, una seconda per chiedere
Non è solo questione di umanità, anzi di mancanza di umanità. Dietro lo sgombero dei senza tetto da piazza della Repubblica dello scorso 17 marzo 2022, c’è di più. Ci sono delle strutture per l’accoglienza dei senza dimora che avebbero già dovuto
Pochi giorni fa in piazza della Repubblica a Catania diverse persone ‘senza fissa dimora’, che lì avevano trovato un precario riparo, sono state sgomberate e i loro beni (tende, coperte, effetti personali) gettati nel camion dei rifiuti. Un’operazione svolta in assenza di
Soldi messi a disposizione delle amministrazioni che volessero potenziare la “rete dei servizi” per i senza dimora: sportelli dedicati, alloggio sociale temporaneo, docce, mense e via discorrendo. Senza neanche la necessità di un cofinanziamento, vale a dire senza che i Comuni debbano
Tre milioni di euro, stanziati dall’Europa come contributo “sino al 100% dei costi ammissibili”. In altre parole, accedendo a questo finanziamento il Comune di Catania non avrebbe dovuto sborsare neanche un euro. Se l’Amministrazione non ha
560 firme autografe, altre on line, sono state raccolte dagli “Amici dei senza tetto”, una associazione nata di recente come gruppo spontaneo, a sostegno di coloro che trascorrono la notte in strada o in rifugi di fortuna anche in questi freddi giorni
Un protocollo d’accoglienza che definisca i diritti di donne e uomini vittime del disagio sociale e abitativo. E che riguardi tutti, donne e uomini, bianchi e neri, italiani e stranieri. Lo chiedono al sindaco Salvo Pogliese e a Giuseppe Lombardo, assessore ai
Una città pulita, ordinata, con le aiuole curate e un evidente rispetto delle regole. Così vorremmo Catania, non con le auto parcheggiate in seconda o in terza fila, gli spazi attorno ai cassonetti trasformati in discariche, bottiglie e cartacce buttate in ogni