E, mentre Renato Schifani, a proposito dei due inceneritori inseriti nel Piano Rifiuti della Regione Siciliana, continua a parlare di “decisione storica” e di “svolta strategica che guarda al futuro”, sulla sua decisione piovono ricorsi. Lui non se ne dà per inteso,
“A cosa serve vantare il primato di essere la regione con il maggior numero di siti Unesco, dodici, 7 del patrimonio materiale, 3 di quello immateriale, 2 Geoparks, se poi non siamo in grado di tutelarli, valorizzarli, conservarli?”. E’ questo lo sfogo
Tuccio D’Urso, ben noto ai catanesi per essere stato stretto collaboratore del sindaco Scapagnini e autore di alcuni tra i peggiori disastri di cui ancora piange la città, nelle vesti di dirigente regionale all’Energia, in occasione delle
Un rumore pari a 100.000 volte quello del motore di un jet, un inquinamento acustico con gravi effetti negativi sulla fauna marina. Viene prodotto dall’airgun, il metodo più utilizzato nella ricerca di idrocarburi nei fondali marini di tutta Italia, Canale di Sicilia
Anche in questo referendum bisogna votare sì per dire di no, per abolire cioè una norma. Il quesito del referendum, espresso in modo difficile, in realtà è semplice. La Legge di Stabilità 2016 ha vietato il
Ma sì, facciamole queste trivellazioni nel Canale di Sicilia! quanto volete che valgano le preoccupazioni sulle possibili conseguenze negative per la salute e l’ambiente! Ce lo suggerisce implicitamente la sentenza emessa a maggio dal TAR del Lazio, di cui sono state depositate
“Passeggiando in bicicletta accanto a te/pedalare senza fretta la domenica mattina/mentre mi sto innamorando./ Lungo i viali silenziosi accanto a te/che ne dici ci mangiamo un panino/ c’è un baretto proprio qui vicino”. La bella canzone di Cocciante potrebbe essere lo slogan
COMUNICATO STAMPA Un’opera inutile rischia di devastare uno dei più bei fondali della costa ionica etnea. Esposto di Legambiente per il progetto di barriera soffolta nella Timpa di Acireale. *** La Giunta Municipale del Comune di Acireale (con delibera 93 del 08/09/2014)
Poco più di un anno fa il Presidente Crocetta e l’Assessore all’Ambiente Lo Bello avevano “garantito un immediato deciso sostegno nella battaglia contro le perforazioni off-shore e per la tutela del mare del Canale di Sicilia”, con ‘soddisfazione’ di Greepeace e di
Mentre – lentamente – le due Camere del Parlamento discutono l’inserimento del delitto ambientale nel codice penale (proposta presentata oltre 1 anno fa ed ancora in attesa di approvazione da parte del Senato), dal Rapporto Ecomafia 2014, presentato da Legambiente, si apprende