“Assistiamo ad un allarmante aumento della violenza israeliana contro i Palestinesi. Non è passato molto da che un intero paese, Huwara, è stato dato alle fiamme da coloni violenti, incitati e acclamati da un governo di estrema destra e supervisionati da una
In Terra santa la violenza non si ferma. E non cambia, anzi sembra peggiorare, il regime di occupazione militare imposto a chi vive a Gerusalemme Est, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Sul conflitto israelo-palestinese, in
Naila Ayesh e Jamal Zakout, protagonisti della prima intifada palestinese a cavallo tra il 1987 e il 1988 erano personalmente presenti alla proiezione del docu-film “Naila and the Uprising” (Naila e la rivolta), proiettato al cinema King Domenica 20 marzo. Questo potente
Una manifestazione nazionale a Roma e varie iniziative in altre città anche siciliane, per richiamare l’attenzione sulla gravità di ciò che sta accadendo in Palestina, dove – il prossimo 1 luglio – il governo presenterà alla Knesset una legge che prevede l’annessione
Mancano ormai pochi giorni, il quattro maggio inizierà la più attesa delle corse ciclistiche della nuova stagione, il Giro d’Italia, vera festa popolare ed uno dei pochi avvenimenti che riescano a compattare lo spirito nazionale. Se infatti il campionato di calcio divide,
Da un lato la “marcia del ritorno” del popolo palestinese che toccherà tutti i territori sotto occupazione israeliana da oltre cinquanta anni, che è costata il 30 marzo 16 morti e il ferimento di migliaia di palestinesi, sotto il fuoco dell’esercito israeliano.
La Palestina torna a bruciare, sono esplosi i ‘giorni della collera‘ dopo l’annuncio dell’amministrazione Trump di voler riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Si torna a parlare di morti e feriti, di razzi e raid aerei, e dietro il racconto dei fatti
Nel contesto della crisi medio-orientale è di recente emersa una contrapposizione fra Arabia Saudita ed Israele, da una parte, ed il Qatar dall’altra sul tipo di informazione fornito dalla testata Al Jazeera. Abbiamo avuto l’opportunità di porre alcune domande ad un
Uno sciopero della fame per la libertà e la dignità. Lo hanno proclamato solo qualche giorno fa 2000 palestinesi, prigionieri nelle carceri israeliane di Gilboa, Hadarim, Askelon, Kziot, Nafha, Ramon. La notizia e’ rimbalzata in Sicilia grazie anche
Duecento chilometri di marcia per la pace, dal Nord di Israele verso Gerusalemme. A marciare sono state – nello scorso mese di ottobre – quattro mila donne cristiane, musulmane, ebree, che la pace l’anno già fatta, tra loro, in quella terra martoriata.