Avevamo una perla e la stiamo distruggendo. E’ la sanità pubblica. E’ il sistema sanitario nazionale, uno dei migliori al mondo, che tutti ci invidiavano. La sua crisi è sempre più grave, ma non dappertutto allo stesso modo, in alcune regioni, tra
Basta lamentele e basta reazioni aggressive contro il personale sanitario che non è responsabile dei disservizi, anzi in genere ne è a sua volta vittima. Proviamo piuttosto ad attivarci noi utenti, a cominciare dal caso degli ambulatori specialistici delle Aziende Sanitarie Provinciali,
Kojo ha 36 anni, viene dal Ghana, è un irregolare ma ha già il tesserino STP (Straniero Temporaneamente Presente) che gli è stato fornito al Pronto Soccorso. Avendo gravi disturbi intestinali e avendo diritto -con il suo tesserino- alle prestazioni cosiddette “essenziali”,
Liste di attesa infinite, sia rispetto agli esami che alle visite; poche residenze sanitarie assistite (per malati cronici e/o anziani); sovraccarico dei Pronto Soccorso, anche a causa della cattiva gestione della medicina del territorio; scarsa efficienza dei servizi amministrativi, dove, nello stesso