“V’ammazzu a tutta a famigghia, vi ni facemu scappari, v’abbruciu a casa, v’ata vinniri a casa!” Con queste e con altre ancor più colorite espressioni, alcuni membri della famiglia Testa, amministratori de ‘La Tortuga’ e loro sodali e parenti, hanno aggredito in
I magistrati del Tribunale e della Prima Sezione Penale della Corte di Appello non hanno avuto dubbi. ‘La Tortuga’ ha violato le norme urbansitiche che regolano le ‘aree private vincolate‘, con la complicità ‘attiva’ di un dirigente comunale. E’ accaduto e accade
Occuparsi della cosa pubblica non è solo prerogativa dell’amministrazione, ma anche (e soprattutto) dei cittadini. Questa sembra essere l’idea che ha spinto alcuni catanesi under 30 ad aderire alla prima fase del progetto Catania Source, esperimento di democrazia partecipativa finanziato dall’Unione Europea
In questi giorni gli archistar di casa nostra che hanno mirabilmente ridisegnato piazza Europa si affermano trionfalmente alla Biennale architettura di Venezia per il loro geniale progetto di smaterializzazione e rimaterializzazione dello spazio mediante il quale si scava un buco e lo si definisce piazza, sotto cui collocare un
Quel centinaio di metri di pista ciclabile, paradossalmente non collegata al porto (e quindi alla città) proprio in un tratto dove lo spazio è abbondante e dove alto è il rischio di essere travolti dalle auto. La strozzatura all’inizio del viale Kennedy, proprio dove
Lungomare liberato. Da cosa? Da chi? Certamente dalle automobili, dal traffico, dallo smog. E l’amministrazione comunale ha detto di sì. In via sperimentale oggi, 1 giugno, pedoni, ciclisti, pattinatori, skater, potranno godersi il lungomare, passeggiare, correre, organizzare manifestazioni spontanee, fare musica, leggere
Strisciante privatizzazione di un bene pubblico o conveniente opportunità per valorizzarlo a beneficio di tutti? Ci riferiamo al boschetto della Playa, spazio comunale di cui fino ad oggi i cittadini hanno liberamente fruito, anche se troppe volte per sconciarlo e trasformarlo in
Lo sgombero è avvenuto ieri, il chiosco ormai inutilizzato di viale Marco Polo non c’è più. A smantellarlo ha provveduto il Comune che questa volta non ha nemmeno la speranza di recuperare le spese, trattandosi di una struttura di proprietà non definita.
Rinvio del PRG ad una fase successiva alla pianificazione dell’area metropolitana, quindi alle calende greche, e rischi connessi alla possibilità di ‘ristrutturazioni’ in aree del centro storico adiacenti alla zona A del Piano Piccinato. Questi gli argomenti che hanno messo maggiormente in
Verde e paesaggio, ma anche efficienza energetica. Queste sostanzialmente le ‘Osservazioni’ elaborate dalla LIPU sul Regolamento edilizio proposto dalla Giunta comunale di Catania che verrà sottoposto, nei prossimi giorni, all’esame del Consiglio e di cui si discuterà stasera, a CittàInsieme, in un’assemblea