Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
Ma vogliamo proprio votarli? Sono i candidati alle elezioni regionali che ci invitano dai muri e dai cartelloni. I toni e gli slogan richiamano la morale e il cambiamento e promettono trasparenza ed onestà. Ma, andando a guardar meglio, si scopre che
Generazione bruciata, perduta, quella dei trentenni? Se lo è lasciato sfuggire anche il ministro dello sviluppo economico. Ma i giovani che hanno quell’età, o ad essa si avvicinano, non hanno bisogno di dichiarazioni nè di successive smentite. Il problema lo vivono sulla
Un’espressione pittoresca ritorna spesso nei discorsi riguardanti l’economia siciliana: desertificazione industriale. Ce n’è per tutti e per tutti i gusti: la Keller di Carini, la Fiat di Termini, la Nokia di Catania, l’Enel di Gela, la Fincantieri di Palermo, il distretto dell’abbigliamento
Finalmente le acque si sono calmate, … e non abbiamo neppure uno Schettino a cui ingiungere di tornare a bordo, c….! ma fino ad ieri il mondo politico siciliano somigliava ad una specie di piscina lunare in cui si stava svolgendo una
C’è un’area del nostro Paese, il Mezzogiorno, “accomunata da due o tre elementi negativi. Ad esempio il deficit di funzionamento delle istituzioni, legato alla qualità scadente del ceto politico. Poi una pesantissima questione ambientale: parte del territorio è stato completamente devastato. Ancora,
Vi abbiamo già parlato della prima sindaca di Sicilia, la terza d’Italia. Era una grande donna, antifascista e partigiana; fu componente della commissione nazionale per il voto alle donne, direttrice della casa della Cultura di Milano e della rivista Noi donne. Si chiamava
La gerontocrazia politica siciliana ha le ore contate. Il subcomandante Mario C., l’imprendibile capo delle BGR (Brigate Giornalistiche Rivoluzionarie), con una mossa tanto subdola quanto spiazzante ha lanciato la sua offensiva contro i vecchi arnesi della vecchia classe politica, che lo ha
Libero Grassi, Pippo Fava, Mauro Rostagno, Falcone e Borsellino. Ora, nel trentesimo anniversario dell’uccisione, anche le vite di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo diventano un fumetto. Si tratta di un fumetto “d’azione civile” che il Centro studi Pio La
Neanche adesso che vorrebbero intestarle una strada e le hanno dedicato un libro-intervista in molti sanno chi era e cosa ha fatto. Fiorentina d’origine, siciliana per amore e per passione politica, comunista, partigiana, matematica ed umanista, Vittoria Giunti, classe ’17, è stata
50.000 firme entro dicembre 2012. Sono quelle che occorrono per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare sul eddito minimo garantito. Per raccoglierle stanno nascendo in tutta Italia dei comitati aperti alla collaborazione di forze politiche e sindacali, associazioni e movimenti.