Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
Tre i delitti consumati a Catania, tra 1992 e il 1995, che sono stati ricordati lo scorso 8 novembre nell’aula “21 marzo” del Dipartimento di Scienze politiche e
Anche il Comune di Catania apre le porte dell’anagrafe ai richiedenti asilo. Così si pronuncia il Tribunale locale che, in linea con quanto già fatto dai
Condutture dell’acqua distrutte e una ventina di asinelli dispersi. Danni di non poco conto seguiti alla irruzione di ‘ignoti’, in compagnia delle
No, non si tratta di mail, di sms o di messaggi whatsapp. Stavolta la comunicazione avviene tramite un epistolario, come si usava tanto tempo fa: si tratta di lettere, lettere vere e proprie. Quelle, per intenderci, attraverso le quali potevamo
E’ successo davanti alla fermata dell’autobus 319, a Roma. Lo scatto del fotografo mostra la sagoma di un corpo sotto il lenzuolo bianco ed una scarpa che ne sporge fuori. Una scarpa con un buco
Un cancello che si apre o si chiude al nostro passaggio non ha nulla di speciale, a meno che non sia quello di un carcere. Acquista, in questo caso, un carattere fortemente simbolico e con emozione viene rievocato da Katya Maugeri nel
Dopo pochi giorni dall’epilogo della vicenda che ha interessato la nave Sea Watch 3 comandata da Carola Rackete, la storia si ripete, ma il governo italiano questa volta sfida a braccio di ferro la sua stessa società civile. Il veliero della
Non c’è sviluppo a Catania se non c’è sviluppo nei quartieri difficili della città. Ecco perchè Librino è il punto di snodo in cui si gioca il futuro della città. Sono parole pronunziate dal procuratore Zuccaro nel corso del “Confronto su ideali
‘Hanno ammazzato il compagno La Torre, tutti al Politeama’, un passa parola che in un istante portò nel centro di Palermo centinaia di cittadini, in un’epoca nella quale non c’erano cellulari né computer. Era il 30 aprile del 1982, Pio La Torre venne
Sottoposto a sequestro da parte della magistratura e rimasto chiuso per due anni, il chiosco di piazza Nettuno è stato di recente smontato. Non si tratta però della vittoria di chi, come Argo, ha sempre considerato