Da vent’anni ogni anno arriva puntuale il dossier statistico della Caritas, che ci aiuta a liberarci da stereotipi, affrontando gli aspetti più rilevanti del fenomeno migratorio. E’ stato presentato in tutta Italia (a Catania, nella facoltà di Scienze Politiche), mentre sui giornali
Il Gapa ce l’ha fatta. E’ riuscito ad erogare il primo prestito con le modalità del microcredito, usufruendo della collaborazione e dell’assistenza “tecnica” della Comunità delle Piagge di don Santoro, che da anni conduce questa esperienza in Toscana, alla periferia di Firenze.
E’ difficile credere che un museo civico pubblichi, nella sua collana editoriale, una testimonianza di chi per anni si è prostituito a San Berillo, vecchio quartiere catanese della prostituzione. Ed è ancora più difficile credere che questo libro sia stato promosso e
E’ stato di recente celebrato il primo anniversario della morte di Giovanni Piro, già parroco della chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Catania, uomo mite, coraggioso e di grande libertà interiore. La sua parrocchia lo ha ricordato
Anche un prete catanese, Salvatore Resca, viceparroco della parrocchia SS. Pietro e Paolo di Catania, interviene nella polemica nata dalle prese di posizione del settimanale Famiglia Cristiana sull’operato del governo Berlusconi. La lettera affronta
Il mondo perduto, così si intitola la raccolta di cortometraggi del regista palermitano Vittorio De Seta, che contiene alcuni dei più intensi brani della storia del documentario italiano. Una ricognizione di realtà e tradizioni millenarie che ancora sopravvivevano intatte nell’Italia rurale degli
Nelle stesse ore in cui i “divoti” catanesi facevano apprezzare anche a s. Agata i piaceri di una interminabile movida notturna, una quindicina di cristiani siciliani – provenienti da Catania, Messina e Modica – il 6 febbraio scorso si sono incontrati a
Una chiesa così sarebbe di sicuro piaciuta a Cristo. Lui, dal tempio, cacciava i mercanti, non i migranti. La Chiesa di Bosco Minniti, a Siracusa, è una chiesa ma anche una mensa e un dormitorio per diseredati. Al posto dell’altare una tavola