Una lingua di terra separata dal resto degli altri territori palestinesi, diversa e lontana rispetto alla Cisgiordania, che fa parte della regione storico-geografica della Palestina. La Striscia di Gaza, conquistata da Israele con la guerra dei sei giorni, nel 1967, passò dal
Il diritto all’autederminazione e l’ingiusto regime di detenzione amministrativa sono oggetto del nostro terzo intervento sulle violazioni dei diritti fondamentali dei Palestinesi. Dai dati molto concreti su questioni vitali come il diritto all’acqua e ai servizi essenziali passiamo oggi all
Riprendiamo oggi il discorso sul sistema giuridico discriminitario di Israele descrivendo gli interventi legislativi che gravano su molti aspetti della vita quotidiana, sociale, lavorativa, politica della popolazione palestinese, inclusi i servizi della salute e dell’educazione. E’ una vera e propria strategia di
Le ragioni della resistenza dei Palestinesi sfuggono spesso a molti di noi, complice il silenzio dei mass-media.Riteniamo opportuno ricordarle e ci proponiamo di esaminare via via alcuni degli aspetti del sistema giuridico discriminatorio di Israele, per non fermarci solo alla indignazione di
Mancano ormai pochi giorni, il quattro maggio inizierà la più attesa delle corse ciclistiche della nuova stagione, il Giro d’Italia, vera festa popolare ed uno dei pochi avvenimenti che riescano a compattare lo spirito nazionale. Se infatti il campionato di calcio divide,
Il governo israeliano sempre più frequentemente suggerisce ai suoi ambasciatori negli stati occidentali di sostenere le idee israeliane sulla gestione dei territori palestinesi facendo leva, in modo più o meno scoperto, sui contenuti della Bibbia. Molti diplomatici vengono invitati a
Coloro che hanno a cuore le sorti della Palestina sono già a conoscenza delle clamorose violazioni dei diritti umani da parte del governo israeliano, che ha instaurato un vero e proprio regime di “apartheid” a danno dei Palestinesi, con normative discriminatorie, che
Una strada vuota, senza più negozietti, senza abitazioni, senza bambini, senza più gente. Solo giovanissimi soldati a guardia del nulla, e i “turisti”, pellegrini di pace ai quali – per salvare l’apparenza nei confronti del mondo – non può essere vietato l’accesso.