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Una Rete per San Berillo

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L’appuntamento è per il pomeriggio di sabato 16 ottobre, in via Carro, nel cuore di San Berillo. La Rete di Quartiere San Berillo, che in questi mesi si è andata costituendo, si presenterà alla città con un primo evento pubblico.

Saranno presenti Trame di Quartiere, LHIVE Diritti e Prevenzione, CivicoZero Catania, SUNIA, Amnesty International gruppo 303, Diaconia Valdese, Croce Rossa Catania, Associazione Penelope, Gambia for changes, ognuno con un proprio panchetto e la voglia di raccontare e proporre le proprie iniziative e quelle della Rete.

Dopo mesi di scambi per identificare gli obiettivi, dopo l’elaborazione di un manifesto comune, le organizzazioni intendono rafforzare l’azione nel quartiere mettendo insieme competenze e specificità per poter intervenire in modo più efficace.

La via Carro è stata sede nei mesi scorsi di un laboratorio di coprogettazione con gli abitanti del quartiere, sono state realizzate e collocate alcune panche, un canestro da basket e fiori per strappare l’area al degrado e restituire alla strada il suo ruolo di luogo di incontro, di condivisione, di lavoro, di svago, di bellezza.

Qui, e comunque nei pressi di Palzzo De Gaetani, sede di Trame di Quartiere, la cooperativa di comunità che si è maggiormente spesa per la costruzione della Rete, saranno montati i panchetti delle varie organizzazioni che hanno aderito alla Rete.

Ogni gruppo ha, infatti, il proprio ambito di azione ma solo insieme, come scrivono nel manifesto che qui alleghiamo, ritengono di poter “produrre esiti che non potrebbero essere realizzati attraverso l’azione disgiunta”.

Non solo uno scontato ‘l’unione fa la forza’, ma la consapevolezza che ciascun membro della Rete abbia bisogno dell’altro “per condividere e valorizzare i vantaggi dell’azione comune, valorizzare le risorse umane e materiali, intrecciare e amplificare le competenze”.

Lo scopo comune è chiaro, dare dignità ad un’area cittadina, quella di san Berillo, che è divenuta “luogo di rifugio e/o passaggio per coloro i quali vivono una condizione di marginalità” essendo stati (o sentendosi) “espulsi dal sistema dei servizi a loro dedicato”, come avviene per i migranti espulsi dal sistema di accoglienza che dovrebbe essere preparato per loro.

Il dibattito politico e pubblico attorno a San Berillo – leggiamo ancora nel manifesto – non può più essere “limitato al dualismo decoro/sicurezza che non ha prodotto nessun risultato significativo ma ha creato maggiore insicurezza ed esclusione tra i suoi abitanti”, né può essere ridotto alla questione urbanistica, attorno alla quale – aggiungiamo noi – ruotano comunque grossi interessi economici, che nulla hanno a che fare con i bisogni delle persone che abitano il quartiere.

Capire questi bisogni, essere consapevoli delle conflittualità interne, dovute all’estrema fragilità socio-economica e alle differenti caratteristiche socio culturali, e lavorare per risolverle, è il punto di partenza per valorizzare la ricchezza e varietà di risorse umane presenti nel quartiere. Solo da questo può nascere un riscatto.

Anche se la Rete nasce adesso, sono già attivi, a San Berillo, diversi servizi promossi dalle organizzazioni che ne fanno parte. Si tratta soprattutto di ‘sportelli’ di consulenza, di supporto, di informazione, di orientamento.

In particolare, la Diaconia Valdese gestisce uno Sportello Lavoro (mercoledì, ore 15.30 – 18.30) che prevede

  • orientamento e ricerca del lavoro
  • stesura bilancio competenze e curriculum vitae
  • assistenza apertura email e pec
  • supporto pratiche amministrative e legali
  • orientamento educativo e formativo
  • orientamento ai servizi del territorio

Al S.U.N.I.A. fa capo uno Sportello Casa (giovedì, ore 10.00 – 12.00) che fornisce

  • informazioni sui diritti degli inquilini e degli assegnatari
  • consulenza contratti di locazione
  • assistenza domande assegnazione alloggi e contributi affitto

Due sono le tipologie di servizio (entrambe venerdì dalle 15.00 alle 19.00) offerte dall’Associazione Penelope. Un Segretariato Sociale che fornisce

  • informazioni su servizi e prestazioni sociali, sanitarie, educative e culturali
  • orientamento e accompagnamento all’utilizzo dei servizi e delle risorse territoriali

e uno Sportello Anti-tratta contro lo sfruttamento sessuale e lavorativo, con

  • colloqui di orientamento
  • mediazione culturale, sociale e sanitaria
  • accompagnamento e sostegno legale

Di salute a cura si occupa, ogni primo mercoledì del mese (15.30 – 18.30) LHIVE Diritti e Prevenzione, la vecchia LILA, con

  • consulenza medica di base
  • consulenza psicologica per GBV
  • test diagnostici per HIV e HCV e test di gravidanza

ma anche con uno Sportello di ascolto (giovedì dalle 11.00 alle 13.00) in cui si possono avere, oltre all’ascolto psicologico, informazioni su

  • infezioni a trasmissione sessuale e infezione da HIV
  • alcol e sostanze stupefacenti (droghe)
  • prevenzione e modifica dei comportamenti a rischio di contrarre infezioni/malattie
  • servizi socio-sanitari presenti nel territorio

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