No, non ha sbagliato il bus BRT che ha lasciato la corsia preferenziale per confondersi nella folla delle auto che percorrono la via Passo Gravina.
Accade ormai ogni giorno da quando non ha più la possibilità di transitare dal Tondo Gioeni.
Dopo il semaforo all’incrocio con via Zacco, il BRT lascia la corsia preferenziale per incolonnarsi, con tutti gli altri automezzi, nella corsia regolare, ristretta proprio perchè permane – in quel tratto inutilmente – la corsia riservata.
L’assenza di manutenzione crea, inoltre, inutili pericoli a causa del cordolo divelto in più punti e posto di traverso rispetto al senso di marcia.
Ci sembra poco probabile che i luminari della nostra viabilità non possano trovare una soluzione che consenta di ovviare a questo inutile restringimento.
Il BRT potrebbe essere messo nelle condizioni di proseguire nella sua corsia fino al torna indietro di via Petraro, oppure si potrebbe aggiungere un ennesimo semaforo (questo sì davvero intelligente, a sensore) nel caso che si vogliano evitare i rischi legati all’immissione nella parte bassa di via Passo Gravina, o si potrebbero studiare altre soluzioni.
Non è certo questo il problema fondamentale della viabilità catanese, ma può essere considerato un segnale di scarsa attenzione alle esigenze dei cittadini, che continuano ad avere un servizio inadeguato e – procedendo a passo di lumaca – hanno tutto il tempo di interrogarsi su cosa ci stia a fare ancora lì quella corsia inutilizzata.
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