Presepe sì, presepe no, tradizioni -religiose e no- da ‘nascondere’ per non offendere la sensibilità di chi appartiene ad altre culture o da ‘ostentare’ per distinguersi. Discussioni che vorremmo definire pretestuose. Ma davvero gli stranieri che arrivano nel nostro paese si pongono questi problemi quando sono ben accolti e accettati?
Parrebbe di no. Due giorni fa i volontari del Centro Astalli hanno organizzato una tombola, seguita da una cena comune, per gli ‘studenti’ della scuola d’italiano.
Un momento di incontro festoso, tutti attorno ai tavoli per giocare e scartare i premi, realizzati con begli oggetti in gran parte donati, per cantare e danzare, ed infine consumare i cibi portati dai volontari e i piatti tipici preparati dagli stranieri, quelli che hanno una casa o possono adoperare una cucina.
Un clima gioioso, una atmosfera palpabile di affetto e gratitudine, da parte di tutti, perchè tutti impariamo da queste esperienze e cresciamo in proporzione alla accoglienza di cui siamo capaci. Un modo autentico di celebrare il Natale.
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