Il problema dell’immigrazione riguarda tutti noi, non solo chi sbarca in Sicilia su un gommone. Lampedusa ha chiesto aiuto alla Sicilia, la Sicilia ha chiesto aiuto all’Italia e l’Italia all’Europa, ma c’è anche chi, nel proprio piccolo, cerca di fare qualcosa. Tra questi Mario Benenati, fondatore di Fumettomania Factory, che con la collaborazione di Marco Grasso ha realizzato “Sulla stessa barca”, una mostra di illustrazioni fumettistiche alla quale hanno contribuito numerosi autori donando delle opere originali sul tema dell’immigrazione.
E chi altri se non Corto Maltese – personaggio famoso per le sue avventure in mare disegnato da Hugo Pratt, che in una scena lo ritrae persino in Sicilia – poteva essere testimonial di questa mostra? Una mostra in cui, forse troppo spesso, il mare è stato rappresentato come un luogo di morte e tragedia.
A portare alla nascita di questa iniziativa, del resto, sono state proprio la rabbia e la frustrazione di fronte alle passate e purtroppo sempre più recenti – solo ieri sono stati celebrati a Catania i funerali delle ultime vittime – tragedie avvenute sulle nostre coste.
“Di fronte a un fenomeno di questo tipo ognuno deve fare qualcosa.” dice Maria Teresa Collica, sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, dove è stata inaugurata la mostra lo scorso 17 maggio.
La città del resto non è nuova alle iniziative culturali, ci ricorda Raffaella Campo, assessore alla Cultura, menzionando a tal proposito un progetto che ha coinvolto alcune scuole del Comune, mirando a suscitare l’interesse dei ragazzi su tematiche delicate – come la mafia e l’Olocausto – sempre attraverso i fumetti.
“Il mondo del fumetto è sempre stato visto come letture per l’infanzia,” dice il co-organizzatore Marco Grasso, “ma anch’esso è un medium come la letteratura e può a sua volta essere portavoce di messaggi importanti e usato per la sensibilizzazione.”
In questo caso però sensibilizzare non è il solo fine dell’iniziativa: l’arte del fumetto si è legata infatti alla solidarietà. Le opere originali della mostra verranno messe all’asta e il ricavato sarà devoluto al progetto O’Scià il vento dell’accoglienza dell’Ai.Bi. – Amici dei Bambini – per la creazione di un internet point grazie al quale chi arriva sulla nostra isola potrà subito mettersi in contatto con i famigliari rimasti a casa.
“La comunicazione diventa qualcosa di necessario,” dice Dinah Caminiti, responsabile dell’Ai.Bi. Sicilia, “le prime richieste sono infatti internet e telefono.” continua, facendoci notare l’analogia tra il navigare in rete e il navigare in mare.
A questa iniziativa di beneficenza hanno aderito 45 disegnatori. Tra i siciliani spiccano Lelio Bonaccorso, Angelo Pavone, Silvio Grasso, Val Romeo, Massimo Asaro e Daniela Vetro, nonché gli allievi della Scuola di fumetto Grafimated di Palermo, che in una giornata dedicata al tema hanno realizzato ciascuno una storia di cinque tavole.
Alcune opere sono state già vendute all’asta del 25 maggio, ma le loro copie continueranno a viaggiare insieme alla mostra che sarà itinerante in tutta Italia.
Il 20 giugno sarà infatti esposta a Castroreale in occasione della Giornata del Rifugiato, dal 20 al 25 luglio andrà invece a Golfo d’Aranci, dal 31 luglio al 5 agosto si troverà a Macerata, a inizio settembre a Foggia per il Festival “Questioni Meridionali”, per poi ritornare in Sicilia a metà ottobre, quando sarà esposta a Catania.
All’inaugurazione del 17 maggio erano presenti alcuni dei partner dell’iniziativa, tra i quali Libera e la Fondazione Marco Montalbano, ma c’era anche un’altra presenza molto importante: molti dei visitatori erano infatti dei migranti e alcuni di loro sono venuti in compagnia della loro famiglia adottiva.
Bastava vedere come giocavano con i loro nuovi fratellini, e sentirli chiamare ‘mamma’ e ‘papà’ i loro genitori adottivi, per pensare che almeno qualcosa di buono finora è stato fatto, e può ancora essere fatto.
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