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Arrestato Caltagirone, amante dei porti

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Dalla laurea graziosamente conferita dal Magnifico Recca e dall’università di Catania all’ordine di custodia cautelare della Procura di Imperia. Sempre di carte si tratta ma la prima era honoris causa, a titolo d’onore; nella seconda, a quanto pare, l’onore entra molto poco.
Stiamo parlando del palazzinaro romano Francesco Bellavista Caltagirone, il costruttore, che sta realizzando il nuovo porto turistico di Imperia senza che sia mai stato emesso uno straccio di bando di gara, è stato arrestato dagli agenti della polizia postale con l’ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato. Fra l’altro i costi iniziali del porto sarebbero lievitati dai 30 iniziali a 140 milioni di euro . La procura intende dimostrare che l’ingresso del costruttore nei lavori del porto non fu casuale, bensì programmato già molto prima del 2005.
Dalle indagini sono emersi rapporti tra il presidente del gruppo Acqua marcia e Claudio Scajola, ex ministro del governo Berlusconi che sarà processato, a seguito di altra indagine, per finanziamento illecito. Sì, si tratta proprio di lui, Scajola, il proprietario della bellissima casa con vista sul Colosseo “regalatagli a sua insaputa” dall’imprenditore Anemone.
Ma torniamo a Francesco Bellavista Caltagirone e al suo amore per i porti. Non solo quello di Imperia impegna il cuore, le energie e l’attenzione dell’imprenditore ma anche molti altri scali sulle coste italiane. Tra questi il nuovo porto turistico di Siracusa, Marina di Archimede, iniziato nel 2007 nella baia di Porto Grande, alla base dell’isola di Ortigia ed ora sequestrato dalla magistratura.

C’è poi il progettato porto turistico di Catania, che, però, non piace agli ambientalisti, a Rifondazione e a Sinistra ecologia libertà. Gli esponenti di queste formazioni hanno denunciato un iter non lineare e rischi per il territorio come alterazioni dell’assetto geologico, cementificazione massiccia del litorale e impedimenti alla fruizione del mare.
Non è un porto ma sempre vicino al mare è, un’ altra realizzazione alla quale Caltagirone ha legato il suo nome; è il complesso dell’ex Mulino Santa Lucia, 25mila metri cubi di ecomostro, sequestrato nel marzo del 2009 dalla Procura etnea per il reato di lottizzazione abusiva.
Di tutto questo Argo si è più volte occupato (vedi box con articoli collegati).
Per approfondire leggi anche L’invasione degli ultraporti

5 Comments

  1. Per completezza dell’informazione e dei sui articoli collegati, volevamo far notare che il 23 ottobre 2009, quella Manifestazione davanti al Rettorato fu organizzata dal GAR – Gruppo Azione Risveglio che invitò il Movimento Studentesco e Cittainsieme.
    Ecco il documento video: http://www.youtube.com/watch?v=xJBg96jV1CU&feature=related
    E i problemi relativi al porto turistico denunciati pubblicamente durante gli Stati Generali del Comune di Catania ancora una volta dal GAR: http://www.youtube.com/watch?v=KyElh4PKIvg&feature=related.
    Poi è seguito il “risveglio” cittadino.

  2. La triste conferma a quanto da lunghi anni denuncia il Comitato Porto del Sole sorto perchè si finalmente faccia luce sul malaffare descritto in un dossier alla Commissione Nazionale Antimafia dal profetico titolo: Porto delle Nebbie.
    A Catania occorre ancora fare piena luce su altri fatti ed altri personaggi.

  3. il figuro CALTAGIRONE è solo uno fra tanti. Bisogna cercare nella Pubblica amministrazione e nelle banche per conoscere i veri volti di chi sta distruggendo il territorio della Sicilia. Le conferenze dei servizi sono solo un trucchetto che hanno ideato politici e servitori per accorciare i tempi della distruzione dei beni demaniali. A questa gente interessano in modo particolare strade, piazze , porti e scogliere. ioni fà mi è giunta notizia di un TAVOLO TECNICO SU CONCESSIONI MARITTIME organizzato dalla Regione siciliana. In quel posto vi lavora Lombardo ed alcuni accoliti che rispondono al nome ad esempio del grande avvocato Pitruzzella, passato all’antitrust al posto di Catricalà. La posizione di questo avvocato è singolare ed interessante. Sarebbe bene dire forse ” esilarante”. Ha difeso come avvocato qualche impresa che opera sul mare in particolare su beni demaniali marittimi e che avrebbe bisogno di mantenere la vecchia concessione senza fare ricorso alle gare. Orbene, il buon Pitruzzella invece di consigliare ai clienti che la regola della ” gara ” non si può eludere e che a livello comunitario ” la gara” rappresenta un requisito di civiltà e di democrazia economica, suggerisce di proporre impugnazione davanti al TAR di Catania ed ottiene vittoria. La stessa vittoria la ottiene davanti al CGA dove il carattere politico dei collegi si coglie nelle nomine di certi personaggi. Adesso che il Pitruzzella è all’Antitrust nazionale cosa suggerisce di fare? Le GARE si debbono fare oppur no ? La questione della Bolkenstein se viene riposta nelle mani dei nostri eccelsi giuristi ricchi di danari e di scienza ( il Pitruzzella è uno dei più ricchi della Sicilia ) ci porterà all’abrogazione delle GARE.Avete capito il percorso elegante di questa politica condotta lungo il filo di policanti d’assalto e d’accatto e giuristi di fine eloquio? A questo punto divento un’ammiratrice dell’avvocato Pitruzzella.

  4. In data 6 aprile ho inviato questa lettera alla rubrica “Lo dico alla Sicilia”, ma non è stata pubblicata…chissà perchè.
    L’impresa Acqua Marcia e la nostra città
    La notizia che riguarda l’arresto, da parte della Procura di Imperia,
    del presidente del gruppo Acqua Marcia cioè dell’ ing. Francesco
    Bellavista Caltagirone, a seguito della costruzione del porto
    turistico di Imperia, sembrerebbe insignificante per noi catanesi, ma
    la realtà è ben diversa. Tale imprenditore come si sa è uno degli
    autori principali della ristrutturazione “abusiva”, perché sembrerebbe
    non conforme alla legge, dell’ex Mulino di Santa Lucia e per tale
    motivo la struttura è stata posta sotto sequestro giudiziario per le
    relative indagini. Ma non solo, il suo nome e soprattutto il gruppo
    che rappresenta hanno destato un notevole scalpore e disapprovazione
    per la presentazione del progetto del porto turistico nella zona
    adiacente il porto e il litorale della plaja, comprendente una
    eccessiva cementificazione per realizzare un albergo, un parcheggio
    multipiano e, chiaramente quello che “mancava alla città”, un centro
    commerciale asserviti al suddetto porto turistico e a pochi metri
    dalla spiaggia, e che comprendeva perfino la deviazione o
    “insabbiamento” del torrente Acquicella, perché considerato un
    elemento di disturbo alla realizzazione di tali strutture e non utile
    soprattutto per far defluire le acque piovane ed evitare così i
    drammatici allagamenti che si verificano durante le copiose piogge che
    negli ultimi anni hanno avuto una considerevole frequenza.
    Quest’ultimo progetto, come è noto, ha avuto un propabile tacito
    “consenso” delle amministrazioni locali e per il loro inopportuno o
    forse mirato “immobilismo”, su richiesta dell’Acqua Marcia, è stato
    nominato dal TAR etneo un commissario ad acta che ha avvallato il
    progetto come il migliore possibile fra quelli presentati da altri
    imprenditori…Invece nella nostra città l’ing. Francesco Bellavista
    Caltagirone gode invece di ampia stima, malgrado le inchieste
    giudiziarie in corso che lo riguardano, al punto che l’Università
    catanese lo ha premiato con una laurea onoris causa in “Governo e
    gestione delle Amministrazioni e Imprese”… Senza entrare nel merito
    delle indagini in corso dalla Procura di Imperia che comunque hanno
    consentito l’arresto di tale importante imprenditore spero che anche
    nella nostra città si faccia al più presto piena luce sui sopracitati
    lavori e progetti di cui tale imprenditore è stato attivo protagonista
    e, forse, non in maniera limpida.

  5. a Catania commenti e critiche all’operato di Caltagirone sono un vero e proprio tabù. A Catania si tace su tutto e non occorre che venga un Salvi da Roma o da qualche bottega oscura. Non salva alcuno il nuovo procuratore nè promuove nuove verità. E’ bravo solo a dibattere oppure a lanciare messaggi sui rigori futuri .La verità è che ci sono troppi personaggi importanti e danarosi che hanno messo le mani sulla città e sono sordi ad ogni richiesta e protesta e sono ben tutelati . Insieme con la genia dei Caltagirone avrebbero dovuto arrestare quanti li hanno facilitati e aiutati nelle loro razzie di beni pubblici. Che dire della laurea onoris causa che a Catania gli è stata conferita? Dopo la notizia di quel ridicolo avvenimento anch’io ho chiesto al rettore di avere una laurea honoris causa sull’ambiente. Non mi è stata data risposta alcuna. Del resto non appartengo alla genia dei muratori arricchiti od a quella categoria di borghesi che hanno tratto dai beni pubblici tante utilità dirette ed esclusive. Le spiagge ad esempio ed i porti bisogna sottrarli alle mani dei pirati e credo che per questa genia di operatori culturali ed economici sia venuto il momento della resa dei conti. Vi basta solo pensare che il buon avvocato Pitruzzella è riuscito a far diventare diritto un principio storto e cioè non osservare il principio delle gare nelle concessioni marittime che le direttive comunitarie impongono.Ebbene, il nostro è riuscito a farla franca e a non applicare un principio o una norma che adesso, nella veste di dirigente dell’autorità garante romane sulla concorrenza è tenuto ad osservare o meglio a fare osservare. Ci saranno altri che sotto il suo insegnamento faranno in modo che il principio delle gare nelle concessioni non vanga applicato. E’ grave poi che il Pitruzzella vada a dirigere un’autorità che deve applicare quei principi che il Pitruzzella stesso ha suggerito di disapplicare . Ironia della sorte. Quanti personaggi contraddittori esprime la Sicilia!! Lombardo non è solo in questa sua cavalcata sui beni siciliani. Credo sia giunto il tempo di disarcionarlo e mandarlo in quarantena. Troppi danni ha arrecato ai beni pubblici ed alle finanze pubbliche per restare ancora su quella poltrona. E poi, non credete che solo a sentirlo parlare viene il disgusto? E’ scadente , di scarso e modesto eloquio e con un bagaglio culturale pari alla sua immagine .

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