Tocca a Sicilia e Campania il primato nella “povertà educativa”. Ce lo dice il rapporto di Save the Children, “Liberare i bambini dalla povertà educativa: a che punto siamo?”. E’ stata proprio l’organizzazione che si impegna per migliorare la vita dei bambini
Deve considerarsi propagandistico l’intervento della ministra Boschi alla Scuola Superiore di Catania e inopportuno il fatto che sia stata invitata a parlare della riforma costituzionale senza la presenza di un altro relatore, portatore di una visione contraria? Non su questo aspetto del
Neanche il tempo di votare, il 17 aprile saremo chiamati a pronunciarci sul tema delle “trivelle”, che già altri appuntamenti referendari si profilano all’orizzonte. Fra questi ultimi i cosiddetti “referendum sociali” su scuola, rifiuti e, nuovamente – con un altro tipo di
“Qualora dovessero ricevere il premio, lo restituiranno alle scuole di appartenenza (sotto forma di donazione) affinché tali fondi vengano utilizzati per migliorare la qualità del lavoro”. Il premio, in denaro, di cui si parla è quello previsto dalla legge 107/2015 (cosiddetta Buona
Wstawac, alzarsi. Questo comando, urlato con brutalità, rappresentava, per tutti i prigionieri del campo di Auschwitz, l’inizio di una nuova, terribile, giornata. Un incubo che, puntualmente, accompagnava ogni risveglio e che segna emblematicamente l’inizio e la fine del romanzo di Primo Levi, “La Tregua”.
La ministra dell’istruzione Giannini, lunedì scorso a Catania, ha visitato l’Istituto statale Angelo Musco di viale Da Verrazzano, recentemente divenuto onnicomprensivo in quanto arricchito di un liceo musicale e di un liceo artistico. Che senso può avere avuto la presenza della ministra
Nonostante i proclami del governo, anche quest’anno l’inizio dell’anno scolastico presenta i problemi di sempre. Classi senza docenti, assenze nel personale ATA, strutture e locali inadeguati e pericolosi. Almeno duemila studenti delle scuole superiori catanesi il 9 ottobre, così come è avvenuto
14 agosto, ultima data per inviare la domanda per le fasi B e C del piano straordinario di assunzioni nella scuola. Dovevano essere (vedi Buona scuola) 150.000 nuovi posti di lavoro, saranno circa 55.000. Non viene eliminato il precariato, comunque è parzialmente
Anche docenti e ricercatori dell’Università di Catania dicono no alla “Buona scuola”. In un appello rivolto a senatori e parlamentari, ancora valido in attesa della votazione alla Camera dei Deputati, spiegano le motivazioni del loro dissenso. Onorevoli Senatori e Parlamentari della Repubblica,
Abbiamo perso. Il disegno di legge Renzi-Giannini, in attesa dell’ultimo –formale – passaggio alla Camera, è realtà. La straordinaria mobilitazione di docenti e personale ATA, apparentemente, non è servita a nulla. Preside-podestà, docenti di serie A e B, fine della libertà di