Occupati i comuni di Niscemi, Caltagirone, Ragusa, Piazza Armerina, dopo il clamoroso via libera di Crocetta al MUOS la protesta non si ferma. A fare il punto della situazione, ospiti della sede dei Cobas Scuola di Catania, Alfonso Distefano (del Coordinamento regionale
D’estate affoghiamo con voluttà nell’olio carnosi peperoni, setose melanzane e rubicondi pomodori per poterli poi gustare, ancora caldi del sole d’agosto, nei mesi meno generosi. Quest’estate vi proponiamo di macerare nell’olio capolini di camomilla, fiori di calendula, fiori d’iperico, spezie esotiche. Nulla
E adesso aboliamo l’articolo 35 del Decreto Sviluppo, definito anche ‘sanatoria petrolifera’. Lo chiedono le associazioni ambientaliste, WWF e Legambiente, e tutti i cittadini che hanno a cuore la difesa delle coste dalla minaccia rappresentata dalle trivellazioni petrolifere, nell’Adriatico, nello Jonio e
Non solo bellissima, ma anche unica dal punto di vita geologico. Cava Grande ha, infatti, una peculiarità, non si è formata per effetto dell’erosione del fiume e delle acque meteoriche, ma è una frattura tettonica nell’altopiano Ibleo. I margini della cava sono
Revocata la revoca. Se i fatti non fossero drammatici si potrebbe giocare con le parole. Il governatore Crocetta, infatti, è tornato clamorosamente indietro sul MUOS di Niscemi, dando il via libera al completamento dei lavori, che, peraltro, la marina statutinitense aveva “tranquillamente” proseguito
Prima l’Isola della Correnti, oggi i “laghetti” di Cava Grande. Una maledizione sembra abbattersi su alcuni dei più bei siti naturalistici della Sicilia, presenti nel siracusano. Diversamente dalle favole, però, in questo caso non ci sono orchi cattivi. Più semplicemente, interessi economici
C’è un articolo, il n. 41, ‘Disposizioni in materia ambientale’, del cosiddetto ‘decreto del fare’ del governo Letta che rischia di trasformarlo nel ‘decreto del fare’…danno.’ In esso si legge infatti al comma 1: “Nei casi in cui le acque di falda
Ennesimo allarme di Legambiente Catania. Stavolta ad essere in pericolo è la costa del Comune di Aci Castello, a nord di Punta Aguzza. Gli interventi consistono nella posa di reti agganciate con chiodi sui basalti e avrebbero già ottenuto l’autorizzazione del Genio
Continua la saga di beni e spazi pubblici con potenzialità commerciali affidati a privati in cambio di opere di manutenzione vere o presunte. Abbiamo già segnalato il caso del chiosco interno alla Villa Pacini; adesso siamo in grado di documentarlo in maniera
Pochi grammi di cotone o lino sulla pelle, piedi nudi con appena un po’ di corda sotto e due stringhe di pelle a stringerli, insalate e frutta ai pasti: si sa, l’estate è anche voglia di leggerezza, di ridurre tutto al minimo.