Uno sciopero della fame per la libertà e la dignità. Lo hanno proclamato solo qualche giorno fa 2000 palestinesi, prigionieri nelle carceri israeliane di Gilboa, Hadarim, Askelon, Kziot, Nafha, Ramon.
La notizia e’ rimbalzata in Sicilia grazie anche all’appello dell’Udi di Catania che Argo sta accogliendo oggi.
La protesta è in corso in tutte le prigioni israeliane sotto la spinta dell’appello del leader di Al Fatah, Marwan Bargouthi, prigioniero dal 2002 in una prigione di massima sicurezza.
A Bethlemme, nel sud della Cisgiordania occupata, solidarizzano con i detenuti gli abitanti del campo profughi di Duheisha mentre altri hanno sfilato in corteo nel vicino campo di Aida.
C’è da credere che molti dei manifestanti moriranno. Il Ministro della Sicurezza israeliano ha, infatti , dichiarato che i prigionieri palestinesi in sciopero non saranno ospitati negli ospedali civili.
I palestinesi, dal canto loro rifiutano l’alimentazione forzata dei prigionieri che considerano una tortura.
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