Panchetti con depliant colorati, striscioni, musica e passi di danza. E donne, donne che si incontrano, si abbracciano, chiacchierano, accennano a ballare. Così si presentava piazza Mazzini ieri mattina, Sabato 7 Marzo, nonostante il vento freddo e il cielo che minacciava pioggia.
Molte le associazioni presenti, da Thamaia al WWF, dall’UDI a Open Mind, da Città Felice al Coordinamento Precari della Scuola e della Ricerca. Ai gruppi di donne si accompagnano diversi uomini. Non si sentono fuori posto, perchè il taglio dato alla manifestazione è aperto e vario.
Se Thamaia espone i volantini con il numero gratuito Antiviolenza, la presenza del WWF e dei Precari della Ricerca testimonia l‘ampiezza degli interessi rappresentati (ambiente, difesa della scuola pubblica, opposizione alle scelte governative…).
Persino il volantino delle femministe e lesbiche catanesi si sofferma non solo sui problemi legati alla violenza sulle donne e al linguaggio misogino delle immagini televisive e pubblicitarie, ma anche sugli effetti del dissesto finanziario del comune, della scelta nucleare e dell’ampliamento delle basi militari. Nel complesso si afferma la volontà di andare oltre lo sdegno e la paura per affermare la bellezza e la positività presenti nella vita delle donne.
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La cattedra di arabo del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, in collaborazione con Nazra