Categories: ChiesaPolitica

Risvegliare la società civile, rifondare la politica

Il discernimento comunitario di un gruppo di fedeli laici, coordinati dall’Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro di Catania, in vista delle elezioni politiche e regionali siciliane 2022” ha prodotto un documento dal titolo Non possiamo tacere”.

Una riflessione profonda e articolata che, partendo da una puntuale analisi del contesto interno e internazionale, prova a risvegliare nei cittadini l’impegno per la polis. Nella consapevolezza che pandemia, guerra e crisi economica “hanno indotto tanti cittadini a un pessimismo così forte da indurli a pensare di disertare la chiamata alle urne per le elezioni politiche e per le regionali siciliane del prossimo 25 settembre”.

Ricordando Luigi Sturzo, c’è innanzitutto l’invito ai cristiani a non tenersi in disparte, perché chi ha paura della politica, contribuisce indirettamente alla corruzione della vita pubblica. E citando Papa Francesco viene ricordato che: “tutti i cristiani, anche i Pastori, sono chiamati a preoccuparsi della costruzione di un mondo migliore”.

Prima di entrare nel merito di problemi e contraddizioni, il documento ragiona sul nostro sistema elettorale. Il giudizio è fortemente negativo perché “in nome di una auspicata maggiore governabilità, da una parte, lascia agli elettori un ridotto margine di scelta dei propri rappresentanti, indicati dalle leadership dei partiti o delle coalizioni; dall’altra, avendo sostanzialmente eliminato le preferenze nominative, non consente più di radicare nell’eletto la ‘responsabilità politica’ per i propri atti e comportamenti. L’eletto, in sostanza, non risponderebbe più delle scelte politiche alla base elettorale, ma solo al proprio partito”.

L’analisi della realtà è altrettanto chiara e preoccupante. “la povertà economica, conseguenza anche delle criticità occupazionali e produttive, è ai massimi storici. Secondo l’ISTAT 5,6 mln di persone e 1,9 mln di famiglie (il 7,5% del totale) vivono in condizioni di povertà assoluta, e ben il 42,2% di esse risiede nel Sud (2021)”.

Dati ancora più gravi in Sicilia: 4 giovani su 10 sono senza lavoro, nel 2020 l’occupazione è diminuita del 2,7%, mentre la disoccupazione, nel 2021, è aumentata sino al 18,7%.

“La regione, peraltro, segna un triste primato di povertà educativa poiché fa registrare il tasso più elevato di dispersione e abbandono scolastici: ben il 19,4% a fronte di una media nazionale del 13,1%. La Città metropolitana di Catania, inoltre, si colloca al primo posto fra le altre 13 Città metropolitane con il 25,2% di abbandoni”. Ancora, solo 8 bambini su 100 frequentano gli asili (la media italiana è del 27%), solo il 7,5% degli alunni di scuola primaria usufruisce del tempo pieno (in Italia oltre il 50%). Quasi inutile sottolineare come questi dati contribuiscano al reclutamento dei minori ‘in dispersione scolastica’ nei circuiti della criminalità comune e di quella mafiosa.

Altrettanto netta la denuncia rispetto alla pessima gestione dei rifiuti a causa di un sistema “che da troppi anni si è basato sull’oligopolio di privati”.

Coerentemente con l’esortazione di Papa Francesco ad essere generosi verso i migranti, si afferma che “non possiamo girarci dall’altra parte o innalzare nuovi muri. Piuttosto così come abbiamo accolto con grande generosità i profughi ucraini siamo chiamati ad usare la stessa umanità nei confronti dei migranti del Sud del mondo, coinvolgendo in un’accoglienza dignitosa tutti i Paesi dell’Unione Europea”.

Infine, la necessità di una buona politica perché i cittadini sentano il dovere della partecipazione attiva. Infatti come potrebbero i cittadini amare la politica “se i politici non hanno competenze e coerenza etica, se non coniugano nella loro attività etica e politica, se non hanno l’autentico senso della legalità e della giustizia, se creano leggi per tutelare i loro interessi anziché il bene comune, che è bene di tutti e di ognuno”?

Leggi il testo del documento

Argo

Recent Posts

La scuola va alla guerra, educhiamo alla pace.

Mentre dai campus degli Stati Uniti alle università di tante parti del mondo cresce la…

14 ore ago

C’era una volta … la neve sull’Etna. Un video del 1938

Il tono è quello enfatico e declamatorio tipico del film Luce e sono altisonanti le…

2 giorni ago

Corso Martiri, ecco il testo della proroga della convenzione, finora inaccessibile. Ma il Comune cosa intende fare?

Era forse ambizione del sindaco Trantino passare alla storia come colui che ha risanato la…

3 giorni ago

Gaza e il diritto internazionale, crimini di guerra, contro l’umanità o genocidio?

Una lunghissima fila di grossi camion carichi di merce attende di essere controllata prima di…

6 giorni ago

Ponte di Messina travolto da bugie e approssimazioni

3660 metri di lunghezza, una campata sospesa di 3.300 metri, piloni alti 400 metri, un…

1 settimana ago

Etna, una eruzione tranquilla nella Valle del Leone

In un video di 4 minuti, Antonio De Luca ci porta con sé, oltre i…

1 settimana ago