Dopo la presentazione e la promozione del libro di Francesco Grasso “Davanti alla porta”, ancora un bell’evento al ‘Crocefisso della Buona Morte’, parrocchia di piazza Falcone (ex piazza Cappellini), a Catania. Venerdì 19 dicembre, su richiesta e mandato della Comunità parrocchiale, i Fratelli Napoli, ‘pupari’ prestigiosi, hanno messo in scena la “Natività di Gesù”, autentica sacra rappresentazione dedicata al Natale.
Il palcoscenico è stato allestito all’interno della chiesa, trasformata per l’occasione in teatro. Numerosi gli spettatori che hanno risposto all’invito, non soltanto dal territorio di San Berillo vecchio, ma anche da altre parrocchie (una buona rappresentanza proveniva da “Sant’Agata al Borgo”), da diverse parti della città, dai paesi dell’hinterland e anche da Scordia nella persona di Nuccio Gambera, direttore del “Museo storico ed etno-antropologico Mario De Mauro”.
Nelle prime file sotto il palcoscenico, tantissimi bimbi, letteralmente incantati, e, mescolati con loro, i più anziani, che dallo spettacolo dei pupi hanno tratto motivi di commozione, ritrovando l’eco di antichi e dolcissimi ricordi d’infanzia.
Il fascino misterioso della Notte Stellata, la lotta furibonda fra Satana e l’Arcangelo Gabriele, la visione apocalittica della Madonna adorna del diadema con le dodici stelle, il Presepe conclusivo: quadri sacri, nella memoria di tutti, grandi e piccini, vere icone artistiche e mistiche della Natività.
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Come mi sarebbe piaciuto!
Una tradizione teatrale così bella e grande è finita nel dimenticatoio per l'assoluta indifferenza della Regione Sicilia e dello Stato. L'Opera dei Pupi affascinava ragazzi e adulti non solo per le fantastiche storie, ma per l'accurato artigianato dei "pupari" e per la grande passione nella continuità di una tradizione affascinante.