Per il filosofo francese Henri Bergson, premio Nobel per la letteratura nel 1928, la “durata” è la stessa espressione della vita, che il “tempo” invece cristallizza e imprigiona in rigide sezioni, solo utilitarie, come le divisioni spaziali. La “durata” è un dato immediato della coscienza, successione pura, arricchimento costante e liberato: il tessuto che forma la nostra esistenza.
Il Cinestudio di Catania “dura”, ormai, da ben 34 anni: è, infatti, giunto con questa che inizierà il prossimo 6 Novembre alla sua 35esima edizione!
Il Cinestudio, unica realtà rimasta in città e provincia di cineforum, da non confondersi col cineclub, (ricordiamoci che l’antico “foro” romano svolgeva il ruolo dell’agorà greco, la “piazza”, la sede e il luogo del dibattito cittadino, laddove il club, nella cultura anglosassone rappresenta, più che altro, solo occasione di mero consumo) sta alla “durata” come il cinema commerciale, i “cinepanettoni”, stanno al “tempo”: questi, infatti, sono film lunghi, solitamente un’ora e mezza circa, e si “vedono”, solitamente il martedì, a prezzo ridotto, o il fine settimana, soprattutto per le festività, non solo natalizie…
Per i film del Cinestudio, invece, bisogna fermarsi e “guardarli”, studiarli, appunto!
La rassegna di quest’anno, a proposito di Bergson, presenta molti autori francesi: 6 pellicole, infatti, sono di provenienza transalpina e ben 5 film sono stati presentati al Festival di Cannes, indubbiamente il più prestigioso al mondo!
Altre 3 pellicole, invece, sono reduci dalla gloriosa Mostra del Cinema di Venezia, a proposito della quale va ricordato che il regista trionfatore poche settimane fa della sua ultima edizione, Gianfranco Rosi, è stato un paio d’anni or sono ospite della rassegna Cinestudio 33, nei locali del King: a quanto pare, dunque, portiamo anche fortuna!
Tornando all’estrazione geografica, nazionale, delle varie pellicole proposte, bisogna segnalare la presenza di 2 cooproduzioni intercontinentali, 3 film statunitensi, uno brasiliano, 2 asiatici e, ovviamente, ben 9- circa la metà, quindi, dell’intera rassegna- europei, di cui solo uno italiano, anzi…sardo.
Nell’originalissimo “Su Re”, di Giovanni Columbu, presentato all’ultimo Torino Film Festival, la vità di Gesù Cristo e la Passione vengono raccontate alla “Ultima tentazione di Cristo”, di Martin Scorsese, e recitate, appunto, in lingua sarda con i luoghi delle note vicende trasposti nella grande isola del Mediterraneo.
Il Cinestudio, insomma, è un’occasione, in tempi di “glocal”(pensare globalmente, partendo dal locale) per spaziare dal nostro Paese, dal nostro Continente, al lontano Giappone di “Confessions”, reduce dal Toronto Film Festival o, per l’appunto, a “Le migliori cose del mondo”, girato in diversi istituti di San Paolo del Brasile.
Il cinema, allora, soprattutto quello d’autore, quello d’essai, è davvero “l’apostolo delle genti” dei tempi moderni!
Tre le “perle” da segnalare dei film, tutti rigorosamente di prima visione, del Cinestudio 35:
Molti dei film proposti nelle 15 settimane- considerata la tradizionale maratona di chiusura della “Notte dei cinefili”, il 2 e 3 Aprile 2014, saranno, in totale, circa, 18- affrontano tematiche inerenti la realtà giovanile, adolescenziale, anche per questo una delle novità introdotte dalla 35esima edizione del Cinestudio è la possibilità, davvero straordinaria, di un tesseramento speciale a soli 20 euro per gli “under 19”: praticamente un euro a film!
A proposito di vantaggi e promozioni offerti dal tesseramento al Cinestudio, bisogna ricordare il biglietto ridotto, sia al King che all’Arena Argentina: cinema di qualità, e a poco prezzo, dunque, per tutto l’anno!
Appuntamento, allora, dal 6 e 7 Novembre (data storica!), i mercoledì, alle 18- 20,30- 22,30 e i giovedì, alle 16-18- 20,30- 22,30, al cinema King di Catania per tutti “quelli che”- citando il compianto Jannacci- alle “9 di sera”:” sono tristi e muti lì davanti alla TV”…
Buona visione!
Fabio Gaudioso
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