E’ un giallo animalista. L’autrice è Rory Cappelli. Il titolo : Amanda e il mistero dei cani scomparsi. I tipi sono quelli di Dino Audino. Moderatrice, la giornalista de La Sicilia Carmen Greco. Voce recitante brani del romanzo, l’attrice Nadia Perciabosco, già voce narrante di un e-book sempre della Cappelli. L’autrice è una giornalista di Repubblica, testata per la quale ha curato per anni l’inserto Viaggi, scrittrice e a tempo perso anche pittrice.
Che sia un giallo animalista che di più non si può, lo si capisce dalle prime righe: chi scrive sta dalla parte degli esseri a quattro zampe, cani e gatti, rapiti e coinvolti loro malgrado, in un traffico losco. Corpi sventrati dai bisturi, per accogliere droga da occultare, corrieri per narcotrafficanti e infine carcasse ormai inservibili e quindi abbandonate senza pietà dai criminali.
A scoprire tutto e a salvare tante bestiole è lei, Amanda Sommers, detective sexy, ironica , divertente e apparentemente cinica, aiutata dalle opportune apparizioni di un giornalista del quale è innamorata, dagli smanettamenti di Carla, una maga-hacker, e dagli efficaci interventi del suo collaboratore siciliano che non a caso si chiama Alfio.
«Mi sono occupata per anni di viaggi – racconta l’autrice – fino a che, un bel giorno, mi assegnarono la cronaca. Passare dai luoghi delle vacanze a stupri e omicidi non è un’esperienza da poco, e così, vedendo le ingiustizie di tutti i giorni e raccontandole nei mie articoli, mi è venuta la voglia di creare un personaggio che facesse qualcosa per riparare a quelle ingiustizie.
Il personaggio di Alfio non è l’unico riferimento alla Sicilia. La tavola isolana la fa da padrona: arancini, pasta alla Norma, parmigiana e cannoli, crispelle di riso, bastaddi affucati(sic) , tanto per citare solo alcune pietanze.
Si parla perfino del Monastero dei Benedettini di piazza Dante mentre viene citata, nome e cognome, un’architetta, catanese purosangue, che vive a Firenze. «La cuoca dell’investigatrice, Fernanda, cucina solo piatti della tradizione siciliana, e un altro dei protagonisti si chiama Alfio.- dice Rory – Il mio amore per la Sicilia risale almeno a vent’anni fa; ci vengo spesso, e sono legata a questa terra dove vivono anche alcuni miei carissimi amici ».
Romanzo truculento e a tinte fosche? Nemmeno per sogno. Il racconto si snoda leggero attraversato da una ridente ironia e ha come sfondo la Roma dei quartieri -e non dei turisti- misteriosa e sconosciuta. Detective sovrappeso, volto bellissimo e curve più che generose, che non le impediscono però di farsi catturare dal fascino dell’alta moda, Amanda riesce comunque ad indossare le sue adorate griffe, copiate e rifatte per lei in versione taglie forti dalla sartina sotto casa.
L’investigatora ama vestire bene, mangiare meglio e soprattutto schierarsi accanto ai più deboli. E chi è più debole e indifeso di un animale? Nella vita reale sono spesso gli animali a soccombere. «Le leggi ci sono; come nei casi di abusi e di violenze sulle donne il problema non sono le leggi. – sostiene la Cappelli – Manca invece, la cultura del rispetto di chi non ha voce».
Nel romanzo, invece, il fine è lieto, anzi lietissimo. Vengono salvati cani e gatti, puniti i colpevoli. Un trionfo insomma per la giustizia e per la salute del regno animale tutto, compresi i rettili, come il pitone
Rosy Cappelli -Amanda e il mistero dei cani scomparsi- Dino Audino editore
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