COMUNICATO STAMPA
Abbiamo più volte denunciato, in questi mesi come inaccettabile la proposta del concorso a cattedra, agitata dal ministro Profumo, senza sciogliere la vera questione della scuola italiana, cioè il risarcimento dei brutali tagli operati dalla Gelmini e confermati dal governo tecnico.
Confermiamo la nostra opinione di fronte alla proposta del Consiglio dei Ministri. Che senso ha organizzare la mastodontica e costosissima macchina di un concorso nazionale, mettendo in gioco meno di dodicimila posti? Intanto rimangono tagliati fuori decine di migliaia di precari che hanno fatto andare avanti la scuola per anni o decenni, per i quali una legge dello stato aveva previsto la stabilizzazione.
Anche le modalità che si annunciano appaiono inaccettabili: si profila un altro quizzone di massa, come se le tragiche esperienze di TFA e concorsi per presidi non avessero insegnato nulla.
Siamo dunque di fronte ad un inganno di un governo che cerca di distrarre l’opinione pubblica dal massacro sociale che sta operando e che mira a innescare un conflitto generazionale che ostacoli la necessaria lotta contro le sue scelte.
E’ necessaria adesso una forte mobilitazione contro il governo, per affermare le vere esigenze della scuola statale, per conquistare più lavoro e cultura per questo paese.
Luca Cangemi, Coordinamento Nazionale della Federazione della Sinistra
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