In Sicilia l’appuntamento è davanti al CARA di Mineo, dove, ancora una volta, le associazioni antirazziste e pacifiste ribadiranno che le migliaia di richiedenti asilo, da mesi “ospitati” nel Cara più grande d’Europa, siano riconosciuti come soggetti umani in cerca di un futuro migliore e non trattati come oggetti parcheggiati a tempo indefinito per favorire il business della pseudo accoglienza.
Obiettivo, quello della chiusura del CARA, reso, se possibile, ancora più urgente dai tragici fatti avvenuti, negli ultimi giorni, a Torino e a Firenze.
E accanto al rifiuto, senza se e senza ma, di ogni forma di razzismo, i manifestanti si mobiliteranno perché la Sicilia non sia più una polveriera di ordigni di morte e di micidiali basi militari Usa-Nato (dal potenziamento di Sigonella alla costruzione del MUOS a Niscemi).
In sostanza, per superare la crisi l’unica via è quella di rafforzare democrazia e diritti e di diminuire drasticamente le spese militari a favore delle spese sociali.
Manifestazione del 16 dicembre a Catania, foto di Alberta Dionisi su fb:
Si chiamavano Samb Modou e Diop Mor
Avevamo gioito qualche anno fa della apertura al pubblico, a Mascalucia, del Bosco di Monte…
Domani, venerdì 13 giugno nel cortile della Camera del Lavoro, via Crociferi 40, alle ore…
Sulla copertina, con il titolo tutto in maiuscole, l'iniziale maiuscola di Stato si perde, ma…
Un nostro lettore ci propone, a caldo, alcune riflessioni sui risultati referendari. Nessuna pretesa di…
Riceviamo e pubblichiamo questo intervento delle attiviste e degli attivisti di Consultorio Mi Cuerpo Es…
C'è chi andrà al mare e chi andrà al seggio ma non prenderà la scheda,…