113.000 famiglie, 166.000 abitazioni. Anche aggiungendo la presenza di circa 20 mila studenti fuorisede e delle persone immigrate, queste cifre ci dicono che a Catania non dovrebbe esistere una “emergenza casa”.
Se guardiamo con più attenzione i numeri, ci accorgiamo, però, dei tanti problemi sul tappeto. In Città, ad esempio, circa il 70% del patrimonio abitativo da oltre trenta anni non è sottoposto a interventi di recupero e/o ristrutturazioni, il che non impedisce di affittare a peso d’oro (sino a 200 euro mensili a posto letto) strutture fatiscenti alle fasce più deboli della popolazione, soprattutto persone immigrate. Così come prosegue l’allontanamento dei residenti storici dalle zone centrali, come nel caso dell’Antico Corso.
Se l’edilizia residenziale pubblica versa in così gravi condizioni, non ci stupisce, perciò, che anche l’Ufficio Casa del Comune di Catania sia “sotto sfratto”, ovviamente per morosità.
Tratto da: Dossier “Emergenza casa”, pubblicato dall’associazione “Lavori in corso”, di cui fanno parte U Cuntu, I Cordai, La Periferica, Step1, Catania Notizie.
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