Non ci sono espressioni adeguate, invece, per commentare quanto accaduto allo stadio di Agrigento domenica 27. Al termine della partita (vinta dall’Akragas per 5 a 0) il presidente della squadra (Gioacchino Sferrazza) ha dedicato la rotonda vittoria “all’amico fraterno Nicola Ribisi”. Il problema è che Nicola Ribisi, 29 anni, è il rampollo di una famiglia di lunga tradizione mafiosa (un suo zio è stato coinvolto nell’omicidio del giudice Livatino) e pochi giorni fa è stato arrestato per associazione mafiosa perché secondo la Direzione distrettuale antimafia di Palermo voleva ricostituire, con l’imprimatur di Bernardo Provenzano (vi sono diversi pizzini che spiegano le fasi), la famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro.
Ogni commento appare superfluo.
Leggi L’Akragas vince, presidente dedica la vittoria al boss di Fabio Russello, su La Repubblica online del 28.09.09
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