A fera bio

In una soleggiata domenica di marzo, anticipo di primavera, è tornato il tradizionale appuntamento della ‘fera bio’, mercatino equobiolocale, come recita lo striscione che accoglie i visitatori al cancello dell’Istituto agrario ‘F. Eredia’ di Catania. Il parco ombreggiato dove sono sistemati gli stand è allietato da musica eseguita dal vivo, che contribuisce a creare un’atmosfera gradevole, quasi di festa più che di mercato, anche se con un retrogusto tra new age e radical chic. Molte le famiglie con bambini che giocano sulla scalinata dove sono sistemate le musicanti.
Ci aggiriamo fra i banchetti, con al centro quello con i prodotti della scuola ospitante. Prevedibili quelli di verdure, pochissima la frutta, a motivo forse della stagione di passaggio, molti (troppi ?) quelli di bigiotteria e oggettistica fai da te. Gli stand più attraenti ci sono sembrati quelli dedicati ai formaggi, in particolare quelli ricavati da latte di capra, che offrivano una varietà di prodotti originali che testimoniano una grande capacità di coniugare tradizione e innovazione, oltre che qualità.
Mancavano, almeno in questa occasione, gli stand dei gruppi di acquisto solidali e in genere quelli a carattere educativo.
Alcune osservazioni vorremmo però condividere. Si tratta di una manifestazione certamente importante ma che resta di nicchia, espressione di una cultura di pochi che non riesce a mettersi in dialogo col resto della città.
Anche perchè in diversi casi i prezzi non sono proprio popolari: ad esempio per quale motivo un chilo scarso di pane di semola, per quanto biologica, deve costare la bellezza di 5 euro, o un mazzo con tre piccoli finocchi deve valere 1,5 euro? Forse si approfitta del fatto che l’acquirente di questi prodotti è disposto a pagarli a qualsiasi prezzo, a prescindere? Non vale anche in questo caso, anzi a maggior ragione, il principio del consumo critico?
E’ importante, invece, che non solo si realizzi un ritorno ad un uso più naturale delle risorse agricole ma che si diffondano in modo convincente una cultura e dei comportamenti alimentari condivisibili da un sempre più ampio numero di persone.

admin

Recent Posts

ASP Catania, quando pagare il ticket è una mission impossible

Avevamo una perla e la stiamo distruggendo. E’ la sanità pubblica. E’ il sistema sanitario…

11 ore ago

Il PUG e il nuovo ‘pacco’ della partecipazione dei cittadini.

Dopo aver sperimentato l’esaltante esperienza della concertazione per San Cristoforo, a cui si potrebbe aggiungere…

2 giorni ago

25 aprile e lutto nazionale, viviamo in uno Stato laico?

Riceviamo da Massimiano Aureli, coordinatore regionale dell’UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti), un contributo che,…

4 giorni ago

25 aprile 2025

Su un'immagine di Mauro Biani le parole sempre attuali di Bertold Brecht

5 giorni ago

Una piazza Borgo (Cavour) da bere?

Riceviamo e pubblichiamo il messaggio di Andrea C., che ci segnala una nuova struttura commerciale…

1 settimana ago

Cari fratelli, buona sera.

Cari fratelli, buona sera. Con questa semplice ed amichevole espressione di saluto Jorge Bergoglio la…

1 settimana ago