120 miliardi di euro è – secondo la recente relazione della DIA – il fatturato annuo della mafia, mentre assomma appena al 3,7% la quantità di beni confiscati (222 milioni di euro). Di fronte a tale differenza il ministro Maroni farebbe meglio
Le mafie si stanno infiltrando in modo sempre più profondo nelle maglie delle attività economiche e finanziarie. E’ un grido di allarme che risuona con sempre maggiore insistenza. Ci mette in guardia e ci svela una realtà poco appariscente ma molto pervasiva.
Tratto da: Antonella Lombardi, Scudo fiscale, si legalizza il tesoro della mafia, in A Sud’Europa, anno 3, n.39, 9.11.09 Come conciliare sviluppo e legalità quando è il governo a proporre strumenti inadeguati? Di queste e altre domande si è dibattuto a Palermo,
E’ il ritornello di una vecchia canzone di De André che ben può rappresentare l’immagine che sulla mafia non si può essere neutrali e non si può credere che l’agire mafioso non abbia ripercussioni sul nostro quotidiano. La scoperta di navi piene