Riforma costituzionale, perchè NO? (parte seconda)

Dopo aver esposto problematicità e rischi della riforma costituzionale, con particolare riferimento a natura e funzioni del nuovo Senato, il costituzionalista Ettore Palazzolo completa oggi l’analisi del testo di revisione costituzionale che sarà oggetto di referendum. Al vaglio la riforma del Titolo

Riforma costituzionale, perchè NO? (parte prima)

“Una modifica della Costituzione piuttosto confusionaria e in alcuni aspetti, potenzialmente pericolosa“.  Alla vigilia del voto referendario così la definisce il costituzionalista Ettore Palazzolo, che propone oggi una analisi del ‘nuovo’ Senato mettendo in luce ambiguità e potenziali rischi. Ecco i punti

Riforma costituzionale e regioni a statuto speciale

“Basta un sì per togliere poteri alle regioni inefficienti” è uno degli slogan della campagna organizzata dal Governo a sostegno del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Sarà che la Sicilia viene considerata dall’attuale governo una regione efficiente, in cui non si

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Verso il referendum, un agile strumento per capire

Niente proclami e nessuna retorica. Calogero Virzì ha scelto uno stile asciutto e senza enfasi per l’agile libretto in cui ricostruisce gli interventi operati sulla Costituzione, dalle sue origini fino alla riforma che verrà sottoposta a referendum ad ottobre. Uno strumento utile

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TTIP, la diplomazia a porte chiuse

Perchè non è possibile accedere liberamente alle bozze dei documenti relativi al Trattato Transatlantico di libero scambio tra Europa e Stati Uniti? Le mortificanti procedure stabilite da negoziatori e Governo sono rispettose della legittimità costituzionale e del

NO alla democrazia dimezzata, l'appello dei cattolici

Non solo personaggi di spicco del mondo ecclesiastico come Alex Zanotelli, Paolo Farinella o il vescovo emerito Raffaele Nogaro, ma anche magistrati come Domenico Gallo e uomini politici come Raniero La Valle o Giuseppe Campione che fu presidente della Regione Siciliana dopo

Universitari contro la Buona Scuola: "Non in nostro nome"

Anche docenti e ricercatori dell’Università di Catania dicono no alla “Buona scuola”. In un appello rivolto a senatori e parlamentari, ancora valido in attesa della votazione alla Camera dei Deputati, spiegano le motivazioni del loro dissenso. Onorevoli Senatori e Parlamentari della Repubblica,