Uno stupro, l’ennesimo, stavolta a Catania, nella centralissima Villa Bellini. Ad essere violentata da un gruppo di adolescenti una ragazza di 13 anni. Come sempre, di fronte a femminicidi e stupri si invocano misure repressive, certezza della pena, utilizzo della castrazione chimica.
La storica medievista Marina Mangiameli, amica e collaboratrice di Argo, ci presenta il documentatissimo lavoro di Tancredi Bella sulla cattedrale di Catania. Passeggiando per la città, spesso non ci si rende conto di posare lo sguardo distratto su secoli e secoli del
Cosa succede in una Città senza piano regolatore e senza piano commerciale? Cosa accade in una città in cui le amministrazioni pubbliche, invece di agire nell’interesse della collettività, favoriscono gli operatori privati, considerati – per definizione – portatori di sviluppo? Anche di
Cosa hanno in comune tre ragazzi che giocano a pallone e “Il piccolo principe”, bellissimo classico della letteratura novecentesca? Niente e tutto. Niente, perché nel capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry non ci sono giovani di quartiere alle prese con un pallone. Tutto,
Poteva essere Marsiglia o una città italiana mediterranea, in Sicilia poteva essere Palermo, sarà invece Catania ad ospitare il Festival dei Cittadini del Mediterraneo, dal 2 al 5 giugno. Un successo o piuttosto una sfida? In un momento in cui la città
Come si vive in un paese in guerra senza arrendersi alla distruzione, alla fame, alla mancanza di libertà? Ce lo racconta Laura Silvia Battaglia nel suo documentario “Yemen, nonostante la guerra”, che dà spazio all’eccezionalità del quotidiano e ci fa riconoscere la
Lavori di ristrutturazione e cambio di destinazione d’uso dell’edificio sito in via S. Euplio n.1, con realizzazione di parcheggio multipiano su via Beato Bernardo. Parliamo dell’edificio storico dell’ex Monte di Pietà, costruito nell’Ottocento a pochi metri da Piazza Stesicoro, in quella che
“Forse avete più paura voi nel condannarmi, che non io nel subire la condanna”, così Giordano Bruno al termine del processo che lo avrebbe condannato al rogo. Chi lo uccise non riuscì a fermare l’affermazione e lo sviluppo del libero pensiero. Allo
Questa, dopo 35 anni, è l’ultima volta che sarò sul palco dei relatori, così Claudio Fava al termine del dibattito in occasione del premio nazionale di giornalismo “Giuseppe Fava – Niente altro che la verità. Scritture e immagini contro le mafie“. Premio
Trentacinque anni fa anche Catania ebbe il suo “cadavere eccellente”, il giornalista-scrittore Giuseppe Fava. La sua uccisione aprì una fase nuova, inquietante e drammatica nella vita della città etnea, facendo tramontare definitivamente la teoria, peraltro già in crisi dopo l’assassinio del