Attivo il sindaco Trantino lo è, ma in che direzione? Per ultimo ha chiesto l’invio dell’esercito “da dislocare nelle aree più a rischio”, proponendo una riedizione dell’operazione “Strade Sicure” e “Vespri Siciliani”, a suo avviso con migliori modalità operative.
Speriamo, quindi, di non vedere uomini armati in divisa che passeggiano lungo le vie principali, senza incidere sullo spaccio di sostanze terribili e a basso prezzo come il crack e, questo è certo, senza intaccare gli interessi di chi oggi si sta appropriando degli ultimi spazi liberi della città per operazioni speculative che arricchiranno solo pochi e priveranno, ancora una volta, tutti gli altri i cittadini dei beni comuni di cui dovrebbero poter fruire.
D’altra parte non sembra che Trantino si stia adoperando per offrire servizi a chi ne ha più bisogno ed è in maggiore difficoltà. Vengono compiuti interventi per sgombrare i senza tetto che tolgono decoro al Corso Sicilia e per allontanare persino quelli che si rendono invisibili accampandosi all’interno delle fosse di Corso Martiri. Ma dove andranno le persone cacciate via?
Pare che questo non interessi all’Amministrazione, che continua a tacere sulla richiesta avanzata dalle associazioni di creare un dormitorio a bassa soglia che possa accogliere le persone più fragili, spesso con disturbi psichiatrici o dipendenze da alcool e droga, e che hanno particolarmente bisogno di assistenza.
Un silenzio ormai imbarazzante. L’assessore Bruccheri ha partecipato ad un incontro con le associazioni, si è detto disponibile ad avviare un tavolo permanente di confronto, ha assicurato che avrebbe dato notizie sull’esito del bando per l’apertura di un centro diurno e notturno (quest’ultimo assolutamente insufficiente, ma sempre meglio di niente …). Ma nulla è accaduto, c’è sempre una giustificazione pronta per spiegare come mai tutto taccia.
Compreso il fatto che ancora non è stata fornita alle associazioni la documentazione relativa ai generosi finanziamenti destinati a dormitori, prima accoglienza, housing temporaneo…. Quasi 18 milioni di euro, che non si sa bene come siano stati spesi e su cui le associazioni hanno chiesto la trasparenza che fino ad ora è mancata.
C’è stato, di recente, anche un intervento della Regione che ha inviato una diffida ai sindaci dei comuni capofila dei distretti socio-sanitari, perché accelerino l’utilizzo delle risorse loro assegnate. Ma sulla trasparenza non c’è stata alcuna diffida formale, sebbene sia prevista per legge.
Davanti al silenzio prolungato dei Servizi Sociali della nostra città, le associazioni, riunite nel Movimento-Rete IN STRADA Catania e nella Rete catanese Restiamoumani/incontriamoci, hanno deciso di coinvolgere sia il Consiglio Comunale, sia le altre autorità locali.
Hanno scritto una lettera al Presidente del Consiglio Comunale e ai capigruppo dei partiti presenti in consiglio per chiedere un incontro urgente. E hanno coinvolto, con altra missiva, anche il Sindaco, il Prefetto, il Questore e l’Arcivescovo.
Non solo. Hanno indetto un’assemblea per giorno 18, alle ore 18, presso il salone della parrocchia Crocifisso della Buona Morte, a cui sono stati invitati anche i partiti non rappresentati in consiglio comunale. Per i giorni successivi all’assemblea è, inoltre, prevista una conferenza stampa per fare il punto della situazione con i media ed un’azione dimostrativa, un flashmob, davanti ai locali dell’assessorato ai Servizi Sociali.
Le associazioni e le organizzazioni interessate non intendono fermarsi. E sono tante.
Trovate i nomi in calce alla lettera. Sia i nomi di chi fa parte del Movimento-Rete IN STRADA Catania, sia di quelle che partecipano alla Rete catanese #restiamoumani-incontriamoci.
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E che dire di un campetto da gioco o di altre alternative al passare le mattinate in strada (…e che strade…)per tutti i bimbi che vivono vicino alla stazione o a San Berillo?