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Insieme e presto, per salvare la Costituzione

Il voto espresso ieri da Camera e Senato su Premierato e Autonomia differenziata, insieme i provvedimenti in itinere su Magistratura e ordine pubblico, dicono chiaramente che questa maggioranza mira a distruggere i valori e i diritti sanciti dalla Costituzione.

La soddisfazione espressa da Meloni e Zaia, che ha parlato di “alba di un giorno storico”, esprime la volontà di proseguire in questa opera di smantellamento, già avviata nel periodo berlusconiano.

La Costituzione non è intoccabile. E’ possibile e doveroso aggiornarla nel solco dei valori e degli obiettivi solidaristici da essa affermati, ma difenderne il senso profondo è imprescindibile.

Davanti alla deriva attuale, nonostante il segnale di unità del campo progressista dato dalla piazza Santi Apostoli a Roma, rischia di prevalere il senso di impotenza.

Vogliamo lanciare un appello alle forze consapevoli e sane del paese affinché nessuno si limiti ad osservare e deprecare quanto accade.

I proveddimenti avviati hanno bisogno di tempo per diventare operativi e definitivi. Questo tempo deve diventare il tempo della riscossa, a cui tutti possiamo e dobbiamo contribuire, facendo ognuno la nostra parte.

Questa maggioranza è la maggioranza dei votanti, ma non è la maggioranza di un paese, il nostro, in cui l’astensionismo ha superato il 50%. E il paese reale non è quello raccontato da Meloni, i successi da lei decantati sono falsi e nascondono le povertà che avanzano in modo preoccupante. L’individualismo e l’arroganza, ‘coltivati’ dai partiti di destra, non sono dappertutto vincenti.

Nel paese sono vivi e presenti valori come la solidarietà e la consapevolezza dei diritti. Lo vediamo anche a Catania, nelle tante realtà associative presenti nei quartieri e nel tessuto sociale, dove si opera per affermare il diritto alla partecipazione e in difesa dei bisogni degli esclusi.

Lo vediamo nella risposta, soprattutto dei giovani, alla battaglia per l’ambiente e per il diritto all’esistenza del popolo palestinese. E’ ancora debole la risposta a livello politico, dove manca una prassi di radicamento nelle realtà locali e un progetto organico e convincente che riesca ad aggregare le forze della sinistra.

Ma, lavorando insieme intorno ai diritti fondamentali, in campo economico, sociale, culturale, possiamo farcela. E la difesa della Costituzione non sarà una battaglia di retroguardia ma il punto di partenza di un cammino che guarda al futuro.

Argo

View Comments

  • Individualismo ed arroganza non sono certo prerogativa della sola destra, sennò non ci sarebbe l’ astensionismo di tutti coloro che dalla “sinistra” si sono sentiti traditi.

  • Ma, non credo sia un problema da trattare come sinistra-destra....... se la sinistra ha perso il contatto con le persone, certamente la destra non ha le caratteristiche di una "forza popolare", dove popolare sta per "di tutti e per tutti". Se il Governo mette in campo una nuova legge che mina la solidarietà tra i territori dello Stato e l'uguaglianza tra i cittadini, è normale e sacrosanto cercare di deviare la corrente individualista e ricca della società verso criteri di solidarietà e uguaglianza.......

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