Ognina, arriva la sentenza che annulla i titoli edilizi rilasciati a LaTortuga

Ci sono voluti sedici anni, ma la vittoria è arrivata. In data 31 gennaio 2024 il TAR di Catania ha deciso l’annullamento di tutti i titoli edilizi rilasciati dal Comune alla società La Tortuga, che ha creato il proprio ‘impero’ nel porticciolo naturale di Ognina.

A presentare il ricorso, nel 2008, erano stati Natalina Arena, Eduardo Capizzi, Anna Di Paola e Armando Finocchiaro, proprietari o residenti di unità immobiliari prospicienti sulla via Marittima, di fronte a La Tortuga.

Quattro temerari che non hanno avuto timore a ricorrere contro Il Comune, il Genio Civile, la Soprintendenza, l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, la Capitaneria di porto, l’Agenzia del Demanio.

Il ricorso iniziale si è via via arricchito di “motivi aggiuntivi”, man mano che la situazione si ingarbugliava e alla originaria concessione edilizia rilasciata dall’Urbanistica in data 20 dicembre 2007, si andavano aggiungendo altri provvedimenti di differenti uffici comunali, della Capitaneria, della Soprintendenza e di tutti gli enti di cui sopra.

Prescrizioni quasi sempre disattese, permessi e dinieghi, talora provenienti dallo stesso ente in contraddizione con se stesso, nuove richieste della ditta, sequestri e successivi nulla osta, revoche e nuove autorizzazioni, e persino una condanna, confermata in appello, per due membri della famiglia Testa, proprietari de la Tortuga, ed un funzionario comunale compiacente.

Che il progetto – presentato come riqualificazione, ampliamento e completamento dell’approdo turistico – violasse le norme, che vietano l’aumento della consistenza edilizia in quell’area vincolata, era chiaro fin dall’inizio.

Così come il fatto che la bellezza del luogo sarebbe stata sfigurata per favorire interessi privati. Basti pensare alle due gru, che deturpano il paesaggio e che dovevano avere ben altre dimensioni e caratteristiche, anche per i limiti imposti dalla Soprintendenza, che non sono stati rispettati.

Pare proprio che la Tortuga abbia trovato sempre santi protettori in paradiso, tanto è vero che, nonostante le sentenze e gli ostacoli frapposti qua e là, non si è fermata.

Poco più di un anno fa, ha avanzato una richiesta di ampliamento dello specchio acqueo in concessione e avrebbe voluto effettuare “interventi pesanti come il taglio del molo, la posa di un pontile galleggiante, la recinzione dell’area che diventerebbe inaccessibile al pubblico”. Un progetto già approvato in Conferenza dei servizi ma revocato in autotutela, nel maggio dello scorso anno, dall’assessore regionale a Teritoio e Ambiente, dopo le proteste di associazioni e partiti, e una raccolta di firme da parte di un Comitato spontaneo appositamente costituito.

Adesso arriva la sentenza del TAR. Un risultato importante. Di cui seguiremo le ripercussioni.

Leggi il testo integrale della sentenza del TAR

Argo

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  • E' indubbio che la sentenza del TAR Catania ci ha rallegrati ed ha fatto risvegliare una certa fiducia nella magistratura amministrativa. Tuttavia , ancora sdiamo al primo grado ma è stato un passo importante che abbiamo fatto con l'aiuto dell'avv. Francesco Fichera che in quanto a bravura non ha eguali.
    Speriamo solo che il Comune di Catania faccia un esame di coscienza a riprenda in mano la situazione al fine di tentare un recupero ambientale di un tratto di costa , un tempo, pregevole e molto frequentata. vedremo !

    • Buongiorno sig.ra Arena, riceva tutta la mia stima e solidarietà per ciò che ha fatto con la cortesia che la contraddistingue. A nome di tutte le persone perbene della città. Cordiali saluti

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