No al silenzio mediatico sull’Africa

Disastri ambientali, crisi climatica, guerra in Europa, crisi economica: dalle nostre parti non si parla d’altro. In Sicilia, purtroppo, si ragiona anche sugli incendi e sul disastro nei trasporti. C’è molto di cui essere preoccupati, ed è difficile guardare con fondate speranze al futuro, se in tempi veloci non si cambia rotta. Tutto vero e decisamente attuale, ma, ancora una volta, guardiamo soltanto alla nostra parte del mondo, ovvero quella dei paesi più industrializzati. Le cui scelte (e i cui consumi e stili di vita), però, ricadono sulle popolazioni dell’intero pianeta. (foto di copertina di Alain Bachellier, periscopionline.it)

Decidere che “il resto del mondo” non ci interessa significa semplicemente mettere la testa sotto la sabbia, praticare uno sciocco egoismo che contribuirà a rendere più complicate le cose per tutti, anche per noi.

Oggi, certo, ciò che accade in Niger è in primo piano. Ma solo perché le risorse di quel territorio sono fondamentali soprattutto per l’industria francese.

A conferma di un atteggiamento costante nel tempo, riproponiamo un appello che Alex Zanotelli (missionario comboniano) ha rivolto diversi anni fa alla stampa italiana, e non solo. L’ex direttore di Nigrizia e attuale direttore della rivista Mosaico di Pace chiedeva di essere attenti e di presentare la realtà africana per quella che è invece di fare allarmismo sui flussi migratori, dando spazio ai peggiori istigatori di odio e paura. Dopo tanti anni è ancora drammaticamente attuale.

Scusatemi se mi rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente sofferenza dei più poveri ed emarginati che mi spinge a farlo. Per questo come missionario uso la penna (anch’io appartengo alla vostra categoria) per far sentire il loro grido, un grido che trova sempre meno spazio nei mass-media italiani. Trovo infatti la maggior parte dei nostri media, sia cartacei che televisivi, così provinciali, così superficiali, così ben integrati nel mercato globale.

So che i mass-media, purtroppo, sono nelle mani dei potenti gruppi economico-finanziari, per cui ognuno di voi ha ben poche possibilità di scrivere quello che vorrebbe. Non vi chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche notizia per aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli stanno vivendo.

Mi appello a voi giornalisti/e perché abbiate il coraggio di rompere l’omertà del silenzio mediatico che grava soprattutto sull’Africa. (Sono poche purtroppo le eccezioni in questo campo!)

E’ inaccettabile per me il silenzio sulla drammatica situazione nel Sud Sudan (il più giovane stato dell’Africa). Ingarbugliato in una paurosa guerra civile che ha già causato almeno trecentomila morti e milioni di persone in fuga.

E’ inaccettabile il silenzio sul Sudan, retto da un regime dittatoriale in guerra contro il popolo sui monti del Kordofan, i Nuba. il popolo martire dell’Africa e contro le etnie del Darfur.

E’ inaccettabile il silenzio sulla Somalia in guerra civile da oltre trent’anni con milioni di rifugiati interni ed esterni.

E’ inaccettabile il silenzio sull’Eritrea, retta da uno dei regimi più oppressivi al mondo, con centinaia di migliaia di giovani in fuga verso l’Europa.

E’ inaccettabile il silenzio sul Centrafrica che continua ad essere dilaniato da una guerra civile che non sembra finire mai.

E’ inaccettabile il silenzio sulla grave situazione della zona saheliana dal Ciad al Mali dove i potenti gruppi jihadisti potrebbero costituirsi in un nuovo Califfato dell’Africa nera.

E’ inaccettabile il silenzio sulla situazione caotica in Libia dov’è in atto uno scontro di tutti contro tutti, causato da quella nostra maledetta guerra contro Gheddafi.

E’ inaccettabile il silenzio su quanto avviene nel cuore dell’Africa , soprattutto in Congo, da dove arrivano i nostri minerali più preziosi.

E’ inaccettabile il silenzio su trenta milioni di persone a rischio fame in Etiopia, Somalia , Sud Sudan, nord del Kenya e attorno al Lago Ciad, la peggior crisi alimentare degli ultimi 50 anni secondo l’ONU.

E’ inaccettabile il silenzio sui cambiamenti climatici in Africa che rischia a fine secolo di avere tre quarti del suo territorio non abitabile.

E’ inaccettabile il silenzio sulla vendita italiana di armi pesanti e leggere a questi paesi che non fanno che incrementare guerre sempre più feroci da cui sono costretti a fuggire milioni di profughi. (Lo scorso anno l’Italia ha esportato armi per un valore di 14 miliardi di euro!!)

Non conoscendo tutto questo è chiaro che il popolo italiano non può capire perché così tanta gente stia fuggendo dalle loro terre rischiando la propria vita per arrivare da noi. Questo crea la paranoia dell’ ‘invasione’, furbescamente alimentata anche da partiti xenofobi. Questo forza i governi europei a tentare di bloccare i migranti provenienti dal continente nero con l’ Africa Compact , contratti fatti con i governi africani per bloccare i migranti

Ma i disperati della storia nessuno li fermerà. Questa non è una questione emergenziale, ma strutturale al Sistema economico-finanziario. L’ONU si aspetta già entro il 2050 circa cinquanta milioni di profughi climatici solo dall’Africa. Ed ora i nostri politici gridano: ”Aiutamoli a casa loro”, dopo che per secoli li abbiamo saccheggiati e continuiamo a farlo con una politica economica che va a beneficio delle nostre banche e delle nostre imprese, dall’ENI a Finmeccanica.

E così ci troviamo con un Mare Nostrum che è diventato Cimiterium Nostrum dove sono naufragati decine di migliaia di profughi e con loro sta naufragando anche l’Europa come patria dei diritti.

Davanti a tutto questo non possiamo rimane in silenzio. (I nostri nipoti non diranno forse quello che noi oggi diciamo dei nazisti?). Per questo vi prego di rompere questo silenzio- stampa sull’Africa, forzando i vostri media a parlarne. Per realizzare questo, non sarebbe possibile una lettera firmata da migliaia di voi da inviare alla Commissione di Sorveglianza della RAI e alla grandi testate nazionali? E se fosse proprio la Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) a fare questo gesto? Non potrebbe essere questo un’Africa Compact giornalistico, molto più utile al Continente che non i vari Trattati firmati dai governi per bloccare i migranti? Non possiamo rimanere in silenzio davanti a un’altra Shoah che si sta svolgendo sotto i nostri occhi.

Diamoci tutti/e da fare perché si rompa questo maledetto silenzio sull’Africa.

Argo

Recent Posts

La scuola va alla guerra, educhiamo alla pace.

Mentre dai campus degli Stati Uniti alle università di tante parti del mondo cresce la…

1 giorno ago

C’era una volta … la neve sull’Etna. Un video del 1938

Il tono è quello enfatico e declamatorio tipico del film Luce e sono altisonanti le…

3 giorni ago

Corso Martiri, ecco il testo della proroga della convenzione, finora inaccessibile. Ma il Comune cosa intende fare?

Era forse ambizione del sindaco Trantino passare alla storia come colui che ha risanato la…

4 giorni ago

Gaza e il diritto internazionale, crimini di guerra, contro l’umanità o genocidio?

Una lunghissima fila di grossi camion carichi di merce attende di essere controllata prima di…

6 giorni ago

Ponte di Messina travolto da bugie e approssimazioni

3660 metri di lunghezza, una campata sospesa di 3.300 metri, piloni alti 400 metri, un…

1 settimana ago

Etna, una eruzione tranquilla nella Valle del Leone

In un video di 4 minuti, Antonio De Luca ci porta con sé, oltre i…

2 settimane ago