Parco Monte Po-Acquicella, il Comune nega la trasparenza

Riuscirà la nuova amministrazione ad invertire l’attuale tendenza a secretare di fatto gli atti della pubblica amministrazione, anche quelli ai quali la legge sulla traparenza garantisce l’accesso?

Potrebbe essere un banco di prova per il sindaco Trantino, che ha sempre fatto professione di voler fare di Catania una città più civile. In particolare il nuovo sindaco ha manifestato, da assessore all’urbanistica, il proprio interesse per il progetto di Parco territoriale Monte Po – Acquicella, che è stato infatti inserito nel Piano Urbano Integrato di Catania, ed è destinatario di un finanziamento di 15 milioni di euro.

Attualmente, per quanto riguarda il Parco, superato il timore di uno stallo per la mancata aggiudicazione della gara e il relativo rischio di perdita del finanziamento, restano altri gravi interrogativi.

Tra questi i dubbi relativi alla proposta di ‘ristrutturazione urbanistica’ presentata dalla ditta Cimas Immobiliare, che ha ottenuto dal Suap il permesso di costruire relativo ad un intervento, ancora misterioso, da realizzare all’interno dell’area destinata a parco, non sappiamo se con esso compatibile. Una proposta alla quale, dal mese di febbraio, con inspiegabile determinazione, gli uffici comunali continuano a negare l’accesso, nonostante la richiesta avanzate da Argo e il successivo sollecito, sempre in base alla legge che disciplina il diritto di accesso civico e gli obblighi di trasparenza della pubblica amministrazione (Dlgs33/2013 e successive modifiche).

Cosa c’è da nascondere in questo progetto? Perché il Suap si arrampica sugli specchi per evitare la consegna della documentazione ai cittadini che ne hanno fatto richiesta?

Inizialmente l’Ufficio ha richiesto che venissero chiarite le motivazioni alla base della richiesta di accesso, pur sapendo che la legge sull’accesso civico generalizzato è concepita per favorire la trasparenza, il controllo e la partecipazione dei cittadini, senza che questi debbano giustificare la loro richiesta con particolari motivazioni. L’Ufficio ha poi inviato una comunicazione alla ditta ‘controinteressata’ affinchè facesse valere eventuali ragioni di riservatezza: un passaggio previsto dalla legge, una possibilità che tuttavia la ditta non ha ritenuto di cogliere, preferendo restare in silenzio. Il Suap ha, ciò nonostante, negato ancora l’accesso perchè avrebbe potuto “recare pregiudizio alla tutela degli interessi del privato”, senza tuttavia spiegare di quale concreto pregiudizio si tratti.

L’intervento della Responsabile della Trasparenza del Comune, Rossana Manno, sollecitato dai richiedenti, assistiti da una nota avvocata esperta della materia, non è servito a sbloccare la situazione. Manno, infatti, ritenendo che – nel caso in questione – l’interesse alla trasparenza amministrativa prevalga sugli interessi del privato, ha autorizzato l’accesso (con esclusione dei dati sensibili o riservati) ma il provvedimento non è stato eseguito.

L’Ufficio ci ha invitato ad andare di persona in orario di apertura al pubblico ma solo per mostrarci un documento che riguarda esclusivamente la realizzazione del parcheggio, che tuttavia fa riferimento ad altri interventi su cui non è stato possibile avere ulteriori informazioni. Anche l’occasionale mancanza di rete internet al momento della nostra visita e l’assenza del direttore sono stati di ostacolo al nostro diritto all’accesso. Ma la documentazione poteva essere inviata – come da noi richiesto – con posta elettronica certificata o potevamo essere ulteriormente convocati per una eventuale consegna. C’è stato invece un assoluto silenzio. Una diffida inviata alla Responsabile della Trasparenza, firmata anche dalla avvocata che sostiene in modo gratuito il nostro diritto all’accesso, non è servita a rompere il silenzio. Siamo, infatti, ancora in attesa di una risposta.

L’ultimo riscontro del Suap ci invita a recarci nuovamente nei locali dell’ufficio, ma solo per prendere visione dei documenti, senza possibilità di ‘estrarre’ alcuna copia. Ancora una volta pare che la legge non sia conosciuta o venga volutamente ignorata.

L’accesso, infatti, come previsto dalla legislazione vigente (il richiamato art.5 Dlgs 33/2013 e successive modifiche), prevede non solo la presa visione ma anche il rilascio copia. Il provvedimento della Responsabile della Trasparenza che concede l’accesso sarà eseguito solo quando l’accesso verrà consentito nella sua pienezza, comprensivo quindi del rilascio delle copie dei documenti che i richiedenti riterranno significativi.

In questi giorni il sindaco, per passare alla fase di attuazione del Piano Urbano Integrato, sta incontrando i portatori di interesse, i cittadini, le associazioni. La denuncia avanzata da alcuni di costoro sulle resistenze opposte dagli uffici alla trasparenza della pubblica amminsitrazione sembra averlo disturbato. In particolare sulla vicenda della nostra richiesta di accesso, inevasa da quattro mesi, ha chiesto di avere in mano la documentazione. La avrà oggi stesso. Sarà per lui un banco di prova.

Argo

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  • Legalità e trasparenza sono valori imprescindibili ed inderogabili. A maggior ragione dal Sindaco nel suo ruolo a tutela della città che amministra e della collettività intera.

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