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Largo Pascoli, gli alberi vincono il primo round

Come la maggior parte dei residenti della zona, la nostra amica e collaboratrice Alessandra Sinatra ha partecipato alla ‘battaglia’ in difesa degli alberi di Largo Pascoli. Nel ribadire quanto sia importante l’impegno in difesa del verde, ci aggiorna sulle ultime novità.

Una buona notizia e una speranza per l’avvenire: il TAR ha accolto la richiesta di sospensiva presentata per bloccare i lavori a Largo Pascoli in attesa che il tribunale amministrativo si esprima sulla liceità della apertura della pompa di benzina.

Il 9 Febbraio 2023 ci sarà l’udienza pubblica “per la trattazione del giudizio nel merito”. Spero che tanti cittadini (e non solo quelli che abitano nei pressi di Largo Pascoli) si presentino per far vedere che alle piante, al verde e alla salute pubblica siamo tutti affezionati!

Ma facciamo un passo indietro

Nell’Aprile del 2022, giunge la notizia che a Largo Pascoli verrà riaperta una stazione di servizio e che, per tale motivo, due alberi che adornano la piazzetta da almeno 50 anni dovranno essere abbattuti.

I residenti della zona non ci stanno. Parte, quindi, un passa parola per cercare di evitare questo scempio. Si organizzano delle riunioni per capire cosa poter fare, si sollecitano i media e molti iniziano un lavoro di pulizia della zona e di ulteriore abbellimento; un gruppo nato dalla sollecitazione di persone attente che ha coinvolto gran parte dei residenti della zona, persone che si conoscevano appena hanno potuto sperimentare il piacere di condividere una idea e sentirsi così inaspettatamente più vicini.

A rafforzare le speranze dei cittadini interviene un avvocato che presenta un ricorso al TAR per impugnare il provvedimento di autorizzazione per questa stazione di benzina che complicherebbe comunque la circolazione in un’area densamente popolata e notevolmente trafficata, anche nel caso che gli alberi fossero mantenuti in vita.

Senza parlare del fatto che il suddetto distributore sarebbe adiacente al Palazzo Zuccarello realizzato tra il 1913 e il 1915 dall’architetto Francesco Fichera, un bene vincolato per il suo valore storico.

Si tratta, senz’altro, di una piccola storia che probabilmente interesserà pochi. Anzi, magari molti penseranno che tutta questa apprensione per due alberi sia proprio inutile!

La speranza è che non sia così, in caso contrario, sarebbe molto avvilente. Tutti conosciamo l’impatto dei cambiamenti climatici sugli abitanti, le difficoltà che posti privi di verde hanno sul benessere e la salute delle persone.

Proprio per questo, è necessario fare tutti un piccolo gesto che vada nella direzione giusta!

A Catania ci sono tante persone che si spendono per migliorare il loro quartiere: chi spazza i marciapiedi, chi dà un po’ di acqua alle piante sofferenti o mette un bastoncino a quelle deboli. Insomma, se riunissimo le forze, la Nostra città potrebbe davvero cambiare aspetto e diventare più vivibile.

Per il momento, però, Catania resta una delle città con il minor numero di spazi verdi e di alberi. Tutti apprezzano l’ombra fresca, ma spesso se ne ricordano solo quando la calura diventa insopportabile (e magari fanno di tutto per posteggiare la macchina sotto le fronde dei pochi alberi esistenti). Anche le amministrazioni (tranne un’eccezione) si sono spesso dimenticate di curare, mantenere e, soprattutto, incrementare il verde.

A tal proposito, mi domando: quali lavori stanno facendo in Piazza Roma? Vi sono alberi con le radici completamente a vista, è normale? Riusciranno a sopravvivere nonostante questi brutali interventi?

Un tempo i giardinieri del giardino Bellini erano rinomati per la loro bravura: non ce ne sono più o le istituzioni attuali non ritengono utile il loro contributo?

Argo

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