Categories: ArteEventi

Danzando con Prometeo

Argo è lieto di ospitare l’intervento di Tatiana Severi, docente del Liceo Boggio Lera di Catania

Il mito di Prometeo, colui che ha plasmato gli esseri umani e per loro ha sottratto il fuoco al sommo Zeus, il titano che ha voluto che il volto delle sue creature fosse rivolto verso l’alto, è stato portato in scena con una forza e una vitalità sorprendenti.

E’ accaduto giovedì 9 giugno, nel suggestivo cortile dell’Istituto Ardizzone Gioeni, tra i chiaroscuri neogotici delle possenti architetture.

Le studentesse e gli studenti del Liceo Boggio Lera di Catania, insieme a Nèon Teatro, hanno raccontato che la resistenza è sempre possibile: al rancore, alla separazione, all’isolamento, all’ineluttabilità del fato.

“Il male dell’ira si può curare con la parola”: una parola urlata, o assente, all’unisono, o solitaria.

Straordinari i ragazzi e le ragazze in uno spettacolo che ha emozionato e lasciato senza fiato. Prometeo danza e rilancia la sua sfida: la vita non si può fermare, limitare, ingabbiare, costringere. Inizia a palpitare nella bellezza dei giovani corpi in movimento. Trova un varco, prima o poi, e riesplode potente. Come deve essere.

O mythos deloi, dicevano i Greci. Il mito “insegna”. Ma “rischiara” anche, e “illumina”, diventa paradigma per le nostre vite, chiave di lettura dei nostri comportamenti.

Anche questo è Liceo. Anche questo è il Liceo Boggio Lera.

La rappresentazione, inserita all’interno del Music Opera Festival, è frutto dell’attività del Laboratorio Teatrale della scuola, coordinato dalla professoressa Maria Cottone in collaborazione con la professoressa Maria Spampinato. Trenta le studentesse e gli studenti coinvolti, magistralmente guidati dalla regista Monica Felloni, affiancata da Piero Ristagno, Manuela Partanni e da tutti i componenti dell’Associazione Nèon.

Monica Felloni ha spiegato che il miracolo si compie ogni volta che sulla scena le diversità si annullano, o appaiono talmente evidenti che non possiamo fare a meno di farci sedurre dalla loro presenza.

E a proposito di presenze e di seduzione, mentre le ragazze e i ragazzi del Boggio Lera concludevano, danzando sul palco, il loro percorso, alunne e alunni del Liceo Spedalieri, protagonisti nei giorni passati dell’allestimento di Antigone, sempre a cura dell’Associazione Nèon, circondavano il palco danzando anche loro.

Poi tutte e tutti, seduti insieme sul palco, hanno fatto da cornice alla proiezione del cortometraggio che ha concluso la serata, “Andrei bene per il cinema muto”, prodotto da Nèon.

E la bellezza è riesplosa nell’abbraccio ancestrale tra Danilo Ferrari, che parla con gli occhi, e Felice Tagliaferro che, senza occhi, plasma la dura materia e le dà forma e sapore di uomo. Prometeo entrambi, pronti a raccogliere ancora una volta quella sfida che coincide con la vita.


Argo

Recent Posts

Catania si candida a Capitale della cultura ma chiude le biblioteche

Catania vuole candidarsi a Capitale della cultura 2028? Pare proprio di sì, tanto che il…

3 ore ago

Caccia: tana libera tutti. Animalisti sul piede di guerra

Sono tanti i piccoli uccelli migratori che partono dal nord Europa per raggiungere i paesi…

2 giorni ago

Lo schiaffo europeo a Meloni dimostra che Apostolico aveva ragione

Argo si è più volte occupato dell’ingiusta legislazione italiana sui migranti (da Martelli, alla Turco-Napolitano,…

4 giorni ago

L’importanza della memoria, Catania ricorda Beppe Montana

Affidiamo alle parole di Giuseppe Strazzulla, docente e componente storico di ‘Libera, associazioni, nomi e…

6 giorni ago

Emergenza giovani nel Sud. E Catania è la capitale dei Neet

Accanto ad un’Italia da prima pagina, alle prese con i dazi di Trump e con…

1 settimana ago

Gaza, Israele sequestra la nave umanitaria Handala e l’equipaggio. Proteste davanti alle prefetture

Sequestrata, nella notte fra sabato e domenica, dai militari israeliani, in acque internazionali, la nave…

2 settimane ago