Il 2021 sarà migliore del 2020? Lo auspichiamo tutti, ma i dubbi sono tanti. Per l’anno che si apre, perciò, oltre che di speranza, sarebbe più opportuno parlare di responsabilità.
La pandemia non è stata ancora sconfitta e non è detto che lo sarà, per tutti, nel corso del nuovo anno, considerati lo stato dei servizi sanitari e i problemi posti dalla somministrazione del vaccino.
La crisi climatica, relegata in secondo piano dall’esplosione di quella sanitaria, ma in realtà più grave e più ‘radicale’, non sarà certo risolta nel corso del nuovo anno, ed è già tanto (ma non è detto) se verrà arginata.
La crisi sociale, cresciuta a dismisura in questi mesi, perché figlia soprattutto delle disuguaglianze, rischia di raggiungere livelli intollerabili. Contrastarla non sarà certo una questione da poco, anche perché occorrerebbe un ripensamento del nostro modo di vivere.
Continueremo, quindi, a scontrarci con situazioni difficili e complesse che possono essere affrontate solo con un impegno attivo e consapevole. Quello a cui siamo chiamati.
La foto “Alba del nuovo anno” è di Alberta Dionisi
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