La scienza sceglie l'acqua del rubinetto, parola di Manuela Coci

Con il suo modo di fare diretto, alla mano, si distingue dagli studiosi pieni di sussiego che talora incontriamo.

Eppure Manuela è una vera donna di scienza, una che ha conseguito titoli e fatto ricerca in varie università italiane ed estere, partecipando a campagne di ricerca anche a bordo di navi oceanografiche.

Da micro-biologa esperta in qualità dell’acqua, sulla base delle ricerche fatte sull’ecologia dei microorganismi acquatici coinvolti nella depurazione delle acque, dolci e salate, sa bene di cosa parla quando invita a bere tranquillamente l’acqua del rubinetto, che definiamo potabile ma di cui abbiamo paura.

La paura dei microbi ci spinge a diffidare dell’acqua che arriva ai nostri rubinetti e a fidarci di quella contenuta nelle bottiglie di plastica ignorando il fatto che, come dimostrano studi recenti, quest’ultima contiene sostanze cancerogene e mutagene pericolose per la nostra salute.

E’ l’esposizione alla luce e al calore a far migrare queste sostanze dalla plastica all’acqua con una concentrazione crescente quando l’acqua rimane imbottigliata per più di tre mesi, come è inevitabile che accada per bottiglie che viaggiano nei camion su e giù per l’Italia o sono stoccate a lungo nei depositi.Manuela Coci sente di avere oggi una missione, quella di diffondere le sue conoscenze per contribuire alla costruzione di una nuova cultura e di una nuova sensibilità di cui si avvantaggerebbe l’ambiente, letteralmente invaso da plastica monouso.

Tornata a Catania, la sua città, Manuela ha fondato la Microb&co, una associazione senza fini di lucro, che organizza corsi annuali per dottorandi e giovani ricercatori di vari enti di ricerca e promuove – a livello locale – attività di divulgazione scientifica.

Tra queste la campagna ‘Bevi meno Plastica’, rivolta alle scuole, che ha come destinatari soprattutto gli alunni, ma coinvolge e sensibilizza genitori, docenti e dirigenti scolastici.

Argo ha raccontato l’orgoglio dei ragazzini che hanno partecipato al progetto sentendosi dei piccoli scienziati dopo aver imparato a fare l’analisi microbiologica dell’acqua. E ha ricordato che il progetto prevede anche il monitoraggio del percorso dell’acqua dal contatore ai rubinetti per dare l’assoluta certezza che l’acqua del rubinetto si possa bere senza problemi.

Manuela è stata invitata anche al TEDxCatania 2019 dove ha fatto un appassionato intervento che ti invitiamo ad ascoltare. Ieri ricorreva la giornata internazionale delle donne nella scienza, e ci sembra opportuno celebrarlo così.

Argo

Recent Posts

L’importanza della memoria, Catania ricorda Beppe Montana

Affidiamo alle parole di Giuseppe Strazzulla, docente e componente storico di ‘Libera, associazioni, nomi e…

2 giorni ago

Emergenza giovani nel Sud. E Catania è la capitale dei Neet

Accanto ad un’Italia da prima pagina, alle prese con i dazi di Trump e con…

4 giorni ago

Gaza, Israele sequestra la nave umanitaria Handala e l’equipaggio. Proteste davanti alle prefetture

Sequestrata, nella notte fra sabato e domenica, dai militari israeliani, in acque internazionali, la nave…

7 giorni ago

Parco di Cibali, i vincoli della discordia

“Abbiamo il Parco a Cibali”, “La nostra lotta ha pagato”. Sono alcune delle reazioni alla…

1 settimana ago

Andrea Alba, L’ombra di Kafka

Cristina, alla fine degli anni novanta - al tempo del millennium bug - usa la…

1 settimana ago

Accendiamo i riflettori su Catania, una richiesta a Report

Una volta era la Milano del sud, per chi voleva sottolinearne l’efficienza e la laboriosità.…

2 settimane ago