Parliamo di 37 aiuole senza alberi, più 14 cementate. E di interi marciapiedi, ora asfaltati, che ospitavano spazi da destinare al verde.
Qualcuno, invece di abbandonarvi incustoditi i propri rifiuti, vi pianta alberelli o arbusti o fiori, che cura e innaffia. Perchè, senza una costante attenzione, non c’è possibilità di sopravvivenza per nessuna pianta.
La dignità, la sensibilità per la natura e il senso del decoro resistono ancora in alcuni, e le nuove foto scattate da Maria Longhitano lo documentano. Quindi non tutto è perduto.
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Vedremo adesso se, in risposta al nostro invito e in seguito alla scelte a favore del verde fatte dai cittadini nel cosiddetto progetto di “democrazia partecipata”, almeno una parte degli alberi destinati ad abbellire la città verrà utilizzata per riparare alla grave incuria in cui è stata abbandonata quest’area urbana.
Aspettiamo al varco i nostri amministratori.
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