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Troina: 10 novembre, contro la mafia dei pascoli

Condutture dell’acqua distrutte e una ventina di asinelli dispersi.

Danni di non poco conto seguiti alla irruzione di ‘ignoti’, in compagnia delle loro mandrie, in un’area boschiva di proprietà del Comune di Troina, nel cuore dei Nebrodi, poco oltre il lago di Ancipa.

Ma c’è qualcosa di più dietro questa incursione, verificatasi alla fine di ottobre.

Per capirlo è necessario fare un passo indietro e rileggere quello che veniva scritto, nel marzo del 2017, sul sito del Comune di Troina. “Consegnare i boschi dei Nebrodi sottratti alla criminalità organizzata ai giovani e alle aziende agricole sane del territorio perché siano attori protagonisti di un nuovo modello di valorizzazione.

“Questo l’ambizioso obiettivo de ‘Il bosco etico‘, il progetto di idee per un uso consapevole dei boschi di Troina e dei suoi dintorni. Finalmente – ha spiegato il sindaco Fabio Venezia – siamo a un punto di svolta e all’inizio di una nuova sfida. Dopo la dura battaglia per riportare la legalità sui Nebrodi, adesso inizia una nuova fase di sviluppo e valorizzazione dei nostri boschi, che coinvolgerà le aziende agricole sane e le cooperative di giovani”.

Da quella data, il progetto è andato avanti e l’ingresso in quei terreni (4200 ettari di bosco di proprietà del Comune) è stato interdetto a quelle “famiglie” che, come si legge nel quotidiano on line ilSicilia.it, “affittavano i terreni a 15 euro ad ettaro e poi incassavano fino a 400 euro con i finanziamenti europei senza produrre nulla”.

Evidentemente, non è facile rinunciare a simili privilegi. Soprattutto se, come sta avvenendo, il nuovo progetto procede alacremente.

Come scriveva nel giugno scorso Meridionews, “Un sogno che si sta facendo realtà, passo dopo passo. Sono arrivati i cento asini comprati, grazie a fondi comunali e una raccolta di crowfunding che ha raggiunto circa 15mila euro, da un’associazione di Chiaramonte Gulfi impegnata nella pet therapy. Qualche giorno prima erano arrivati anche i 18 cavalli sanfratellani donati dalla Regione. Che ha pure accordato un finanziamento di 2,5 milioni di euro per la ristrutturazione della caserma Sambuchello, destinata a diventare geo resort”.

E’ nelle intenzioni del sindaco Fabio Venezia, da diversi anni sotto scorta per le minacce ricevute, proseguire e ampliare l’attività, per esempio facendo del lago di Ancipa un centro per gli sport acquatici o valorizzando i percorsi per lo sci di fondo. L’unica strada per evitare che il passato, quel passato, possa ritornare.

Esattamente quello che verrà ribadito con la manifestazione di domani, domenica 10 novembre, con al centro Legalità, Ambiente, Solidarietà. Appuntamento alle ore 11:00 in piazza Borsellino e Falcone.

Argo

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