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Storie di incontri e di accoglienza con il popolo Sahrawi

Assistere – nel corso degli ultimi mesi – alle presentazioni del volume di Vincenzo Pezzino L’esilio Sahrawi – Storie di incontri e di accoglienza (Algra Editore) ha costituito già in sé un’esperienza coinvolgente e toccante.

Il libro, infatti, presenta “piccole-grandi storie che testimoniano quanto viva e poco conosciuta sia a volte la solidarietà di tante persone…” e lo fa attraverso un racconto collettivo che vede coinvolti numerosi volontari catanesi i quali, attraverso l’associazione di solidarietà “Al Awda”, offrono le proprie competenze (in particolare di tipo medico-assistenziale) in aiuto alla causa del popolo sahrawi.

Si tratta di una delle maggiori ingiustizie della storia contemporanea.

Il Sahara Occidentale, regione a sud del Marocco sulla costa dell’Oceano Atlantico, comprende l’ex Sahara spagnolo, occupato alla fine del 1975, cessata la colonizzazione, dallo stesso Marocco.

Il territorio è rivendicato dal Fronte Polisario (Fronte popolare di liberazione del Saguiat al Hamra e del Rio de Oro), che nel 1976 ha proclamato la Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD), con governo in esilio (riconosciuto dall’ONU come legittimo nel ‘79) , avviando anche una lotta armata.

Il Marocco ha reagito costruendo un muro (ricorsi della storia contemporanea…) di oltre 2.500 km. e, malgrado gli accordi di pace del 1991 attraverso MINURSO (Missione delle nazioni Unite per il referendum nel Sahara Occidentale), la situazione ancora oggi vede negato al popolo sahrawi il diritto all’autodeterminazione.

Si possono così immaginare le condizioni di difficoltà quotidiane in quei territori, a partire da quelle sanitarie, che come sempre colpiscono in misura maggiore la fascia più debole della popolazione (bambini, donne, anziani).

E’ a questo punto che sopraggiunge nel cuore di donne e uomini europei di “buona volontà” il senso di solidarietà attiva, e si dà il via ad una serie di spedizioni con lo scopo, semplicemente umano, di alleviare le sofferenze delle persone.

Il libro narra le vicende mediche e affettive di Pezzino e degli altri medici volontari, in relazione con persone del luogo, in particolare con alcune di loro la cui storia vera è narrata, con nomi di fantasia, con una partecipazione emotiva che spiega anche quel senso di condivisione, quasi di complicità, che ancora oggi è evidente (e trasmesso a tutti nelle occasioni pubbliche) tra tutti coloro che in vario modo hanno partecipato all’impresa.

E va anche a loro merito la trasmissione di emozioni e di senso operativo a chi oggi porta avanti la “missione”, in particolare gli amici di Acireale di “Mi casa es tu casa”, un progetto che si occupa dell’accoglienza estiva di bambini dei campi profughi saharawi.

Il volume di Pezzino è ulteriormente impreziosito dall’introduzione del sociologo Luciano Ardesi, segretario nazionale della Lega per i diritti dei popoli e presidente dell’Associazione di solidarietà con il popolo sahrawi (Ansps); nonché da un saggio storico di Souadou Lagdaf, sahrawi ella stessa, ricercatrice dell’Università di Catania, dove insegna Storia dei paesi islamici.

 Giuseppe Strazzulla

Argo

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