Categories: CinemaPeriferie

57 Quarto Oggiaro, il racconto di una rinascita

Una storia di riscatto dentro una grande periferia urbana.
Quella di Quarto Oggiaro, a nord ovest di Milano, un quartiere in cui cittadini e associazioni lottano da anni per cancellare la nomea negativa che appartiene a un passato lontano.
La racconta un documentario, “57 Quarto Oggiaro”, realizzato da Massimiliano Perna, Alina Nastasa e Marco Feliciani, prodotto da 154 coproduttori attraverso la piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso, e con il patrocinio del Comune di Milano.
Domenica scorsa, il documentario è stato presentato e proiettato a Catania, presso Trame di Quartiere, a San Berillo, alla presenza della regista Alina Nastasa e dell’autore Massimiliano Perna, che hanno poi conversato con il pubblico e con Maria Arena, conduttrice della serata.
Un docufilm che, attraverso l’esperienza di Quarto Oggiaro, racconta le periferie, la loro vitalità, l’impegno di chi opera sul territorio, i talenti e la rabbia per le etichette che vengono affibbiate sbrigativamente a realtà che, troppo spesso, i “centri” politici delle città non conoscono.
Un quartiere che, per anni,è stato indicato come “altro” rispetto alla “Milano da bere”. Un luogo da non frequentare e da non ricordare, nel quale, per lungo tempo, il degrado urbano l’ha fatta da padrone.
E, accanto al degrado, lo spaccio e il consumo della droga, in particolare dell’eroina. 
Una storia simile a quella dei tanti quartieri dormitorio, figli di un “dio minore”, collocati nelle periferie delle grandi città.
Una storia che, diversamente da altre realtà, i cittadini sono però riusciti a cambiare. E lo hanno fatto organizzandosi in associazioni, praticando solidarietà e inclusione, costringendo l’amministrazione comunale a intervenire per quanto di sua competenza.
Trasformando, grazie alla presenza di centri di aggregazione, i luoghi dello spaccio in spazi da vivere collettivamente.  Ma lo hanno fatto, anche, riempiendo il quartiere di murales, di colori, perché la bellezza contribuisce al benessere collettivo. 
“Per noi è un onore essere qui a San Berillo – hanno dichiarato i due autori presenti in sala – perché conosciamo il grande lavoro sociale e culturale che questo quartiere sta svolgendo.
Un quartiere che non è geograficamente periferico come Quarto, ma che ne condivide le condizioni di isolamento rispetto al centro economico e politico della città”.

Argo

Recent Posts

Autonomia Differenziata: opportunità o regresso?

Che ci siano differenze tra Nord e Sud, e in genere tra le Regioni italiane,…

9 ore ago

Primo maggio 2024

Rispetto al 2015 nulla è cambiato. Le morti sul lavoro sono anzi cresciute. Non dimentichiamo…

1 giorno ago

Unione Europea, il nuovo patto sulla Migrazione e i Paesi del Mediterraneo meridionale

Lotta ai trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, piano Mattei, aiutiamoli a…

3 giorni ago

Catania e le ville che non ci sono più, inutili ingombri sacrificati alla speculazione

Il travolgente sviluppo edilizio che contrassegnò la Catania degli anni cinquanta fece delle vittime illustri,…

6 giorni ago

25 aprile, il dovere di essere partigiani oggi

Di grande attualità e grande chiaroveggenza ci è parso questo articolo di Nino Recupero, apparso…

1 settimana ago

La lenta agonia del sistema sanitario pubblico italiano

I numeri sono quelli del Documento di Economia e Finanza (DEF), a citarli è Nino…

1 settimana ago