Un’azione di ‘guerrilla gardening‘, di intervento attivo e libero, dal basso, senza aspettare che ciò che si vuole realizzare venga concesso dall’alto.
Una bella iniziativa di certo, a cui hanno assicurato sostegno e offerto fondi e materiale diverse realtà cittadine tra cui l’Orto botanico, Legambiente e naturalmente Campo san Teodoro.
Il collettivo Res publica temporanea, che ha organizzato l’evento, rivendica la propria lunga presenza a Librino dove ha già realizzato interventi di street art a cui hanno partecipato artisti nazionali e internazionali.
Eppure qualcosa di più forse si poteva fare nel rapporto con la ‘città satellite’. Ad esempio un maggiore coinvolgimento di altre associazioni attive da anni a Librino, e impegnate su vari fronti.
Il rischio che corre l’interessante iniziativa di oggi è l’improvvisazione, un rischio tuttavia superabile se si avrà la costanza di seguire la crescita delle piante collocate nel terreno, che andranno anche tutelate. Ma anche l’umiltà di capire sempre meglio il quartiere e di conoscerne attentamente la storia.
Il progetto relativo al verde cerca di dare un’identità visibile, con specie arboree diverse e colori ben individuati in periodo di fioritura, ad ognuno dei viali e quindi alle diverse zone del quartiere.
Un progetto che, come Argo, ci proponiamo di conoscere meglio, verificando quanto sia stato realizzato e quanto sia rimasto solo sulla carta, e perchè.
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