Categories: Ambiente

Prolungata la stagione della caccia, specie in estinzione a rischio

Confermata per il 16 settembre l’apertura ufficiale della stagione della caccia in Sicilia, ma per alcune specie (coniglio selvatico, tortora, merlo, colombaccio, ghiandaia, gazza e volpe) è stata concessa una pre-apertura a partire dall’uno settembre.
C’è anche un posticipo della chiusura per colombaccio, gazza, ghiandaia e volpe che potranno essere cacciati, esclusivamente d’appostamento, dal 2 al 10 febbraio, sebbene la chiusura della stagione sia fissata al 31 gennaio.
Sono stati aumentati, per alcune specie, i limiti massimi di carniere. Non il numero di  giorni perchè viene confermato il cosiddetto ‘silenzio venatorio’. Insomma le disposizioni sono precise e dettagliate, ma davvero i cacciatori le rispetteranno? chi farà i controlli? è realistico pensare che verranno fatti davvero?
Ce n’è abbastanza per preoccupare il delegato Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) di Catania, Giuseppe Rannisi, che lancia un monito sulla mancanza di valutazione ecologica dei delicati equilibri fra le specie, peraltro imposta dalla Legge.
E ricorda che “il patrimonio faunistico è di tutti i cittadini e non solo dei cacciatori sol perché pagano una tassa per sparare”.
Come leggiamo nel Comunicato, viene consentita in pre-apertura la caccia “alla Tortora che sta scomparendo a livello mondiale, come riconosciuto anche da Associazioni venatorie; al Coniglio selvatico in fortissima diminuzione e scomparso da molte aree della Sicilia; al Colombaccio che è ancora in nidificazione e abbattere anche un componente della coppia equivale a far morire i piccoli”, ignorando il parere dell’ISPRA, Ente del Ministero dell’Ambiente.
Sotto accusa anche il prolungamento a febbraio, un periodo in cui gli uccelli sono in piena migrazione. Eppure “studi scientifici e monitoraggi a livello europeo dicono che molte specie di uccelli sono in forte diminuzione”.
In particolare, “la Regione Siciliana consente di sparare al Moriglione, alla Pavoncella, alla Quaglia, alla Beccaccia, al Tordo Sassello oltre ad altre 16 specie di uccelli, a Cinghiale e Volpe sebbene la razionalità e la Legge impongano di effettuare monitoraggi in modo da valutare se e quale prelievo è possibile”.
Non essendo stati effettuati monitoraggi scientifici, su quali basi è stato deciso che una certa specie sia cacciabile o meno?
Il Coniglio selvatico, ad esempio, lo scorso anno era considerato in forte diminuzione, mentre quest’anno è considerato in aumento malgrado abbia subito una stagione di caccia.
“Peraltro – leggiamo nella parte finale del Comunicato – il Coniglio selvatico sta alla base delle piramidi alimentari di Aquila reale, di Aquila di Bonelli e di mammiferi come il Gatto selvatico e la Martora e la scomparsa del Coniglio metterebbe a rischio anche le specie predatrici”.

AddThis Website Tools
Argo

Recent Posts

Le parole di Trantino, un discorso di odio e divisione in un momento di dolore

Facciamo nostra la rifessone di Antonio Fisichella sui recenti fatti di Ognina e sulle dichiarazioni…

2 giorni ago

Buon viaggio verso Gaza, Freedom Flotilla

Ti proteggerò se sarai ferito o morirai nel cuore di questo assedionel ventre della balenaA…

3 giorni ago

San Giovanni Li Cuti, da qui partirà, con Greta Thunberg, la Freedom Flotilla alla volta di Gaza

Secondo il premier israeliano Netanyahu la popolazione di Gaza non sta morendo di fame, non…

5 giorni ago

Referendum: informarsi, partecipare, votare

Nella prima settimana di maggio, il periodico InChiostro ha dedicato un numero speciale alle scadenze…

6 giorni ago

Carmelo Mendola, un artista fuori dal coro

Carmelo Mendola è il nome di un artista che, forse, ai catanesi non dice molto.…

1 settimana ago

Sotto il cielo di Gaza

I Catanesinpalestina ci parlano oggi di “Sotto il cielo di Gaza”, un libro presentato giovedì…

1 settimana ago