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In bici al museo? non alle Ciminiere

Trascorrere una domenica in bici, con annessa visita ad un museo, è un’esperienza frequente in molte città del mondo. Ed è anche una buona prassi da promuovere ed incentivare.
A Catania, però, non funziona così, come emerge dal racconto di un nostro giovane lettore che ha voluto renderci partecipe della disavventura in cui è incappato ieri.

Oggi, domenica 1 ottobre, il Lungomare di Catania è chiuso al traffico per la partecipatissima iniziativa denominata “Lungomare Liberato”.
Come di consueto, esco da casa in bici e raggiungo la parte della città sgombra dalle automobili per godere di quanto essa può offrire.
Concluso il giro al Lungomare, passo davanti alle Ciminiere e mi viene voglia di visitare il nuovo padiglione dedicato a Phil Stern, fotografo americano testimone dello sbarco degli Alleati durante la Seconda guerra mondiale.
Appena varcato il cancello del centro fieristico vengo subito bloccato da tre custodi che mi impediscono l’accesso ai viali esterni. Non posso entrare con la bici, neanche portata a mano.
Chiedo spiegazioni e mi informo sull’esistenza di un eventuale regolamento che lo vieti. Non ho infatti visto cartelli di divieto. Mi viene risposto “è così perché te lo diciamo noi”, “abbiamo queste disposizioni”.
Al di là dell’atteggiamento poco accogliente e della scarsa disponibilità al dialogo del personale (disinformato persino sulla natura pubblica del luogo), l’interrogativo che pongo è di carattere più generale.
Perché non è possibile accedere in bici ai viali esterni di una struttura come le Ciminiere, considerato che nelle aree pedonali la presenza delle bici è consentita?
Faccio appello al Sindaco e a chi di dovere affinché si capisca l’importanza della mobilità sostenibile soprattutto nelle attuali condizioni di disastro ambientale e ci si attivi per incoraggiare la cittadinanza a frequentare i luoghi culturali raggiungendoli in bici, predisponendo anche le relative rastrelliere.
Quanto al personale incaricato della custodia dei siti museali, dovrebbe essere adeguatamente formato, anche perchè costituisce un biglietto di presentazione della città, soprattutto per chi viene da fuori.

Argo

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