Categories: Immigrazione

La tragedia del 3 ottobre in un film

Lampedusa 3 ottobre 2013 i giorni della tragedia” è il film realizzato da Antonino Maggiore poco dopo il naufragio in cui morirono 366 migranti a un miglio dall’isola che rappresentava per loro la salvezza.
L’esperienza sconvolgente del disastro era ancora viva nel ricordo di tutti quelli che, a vario titolo, ne erano stati testimoni oculari, soprattutto coloro che si erano prodigati per salvare quante più persone accogliendole sulla propria barca.
Sentiamo le testimonianze dei pescatori così sconvolti da non volerne parlare, di coloro che confessano di aver pianto, di non aver potuto più dormire dopo aver visto tutti quei cadaveri in mare, i bambini dell’età dei propri figli, i giovani che alzavano ancora le mani mentre i loro corpi si inabissavano.
La descrizione dei superstiti stremati a tal punto da non poter raccogliere i salvagente lanciati dalle barche e salvati loro malgrado legandoli alle cime, con i pescatori che si sporgevano fuori dalle barche per raggiungerli e li issavano a fatica, uno, due, sei, otto e più migranti su ogni barca.
L’intervento dei turisti, anche loro a caricare quanto più migranti, nudi, infreddoliti, che piangevano, vomitavano, si sporcavano dei loro bisogni, mentre altri morivano in mare davanti ai loro occhi.
E poi le barche che li hanno visti, li hanno anche illuminati, e non si sono fermate, una scelta una volta impensabile per uomini di mare, un comportamento indotto dalle stesse leggi disumane per cui erano finiti sotto inchiesta, nel recente passato, coloro che, accogliendo sulle loro imbarcazioni i “clandestini”, erano stati considerati rei di favoreggiamento del reato di immigrazione.
Ancora, il ritardo con cui intervenne allora la Guardia Costiera, fino ad oggi ‘coperto’ da silenzi e mezze verità. Si aspettava un ordine dall’alto prima di intervenire, insinua qualcuno, o non era stata colta la gravità della situazione nonostante le chiamate e gli SOS ricevuti? Perchè, sulla strage del 3 ottobre, che purtroppo non è stata nemmeno l’ultima, non è stata aperta un’indagine per mancato soccorso?
E poi le ‘passerelle‘ dei politici e le contestazioni delle associazioni locali, la partecipazione emotiva della gente comune e i dubbi su cosa sia veramente accaduto nella gestione dei soccorsi: un film che vuole contribuire a fare verità.

Argo

Recent Posts

ASP Catania, quando pagare il ticket è una mission impossible

Avevamo una perla e la stiamo distruggendo. E’ la sanità pubblica. E’ il sistema sanitario…

2 giorni ago

Il PUG e il nuovo ‘pacco’ della partecipazione dei cittadini.

Dopo aver sperimentato l’esaltante esperienza della concertazione per San Cristoforo, a cui si potrebbe aggiungere…

4 giorni ago

25 aprile e lutto nazionale, viviamo in uno Stato laico?

Riceviamo da Massimiano Aureli, coordinatore regionale dell’UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti), un contributo che,…

6 giorni ago

25 aprile 2025

Su un'immagine di Mauro Biani le parole sempre attuali di Bertold Brecht

7 giorni ago

Una piazza Borgo (Cavour) da bere?

Riceviamo e pubblichiamo il messaggio di Andrea C., che ci segnala una nuova struttura commerciale…

1 settimana ago

Cari fratelli, buona sera.

Cari fratelli, buona sera. Con questa semplice ed amichevole espressione di saluto Jorge Bergoglio la…

1 settimana ago